"Il Comune la smetta di guardare solo al Lingotto"
"Delle 6 centraline presenti in città solo la stazione Lingotto fornisce dati aggiornati sullo smog". Muovi Equilibri, Legambiente-Molecola, Bici e Basta chiedono al Comune di Torino provvedimenti più coraggiosi per la qualità dell'aria, con la speranza di "festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia con la prima zona 30 nel centro di Torino". Comunicato stampa del 01.02.2011
01 February, 2011
Il Comune la smetta di guardare solo al Lingotto
I livelli di tossicità dell’aria di Torino (secondi per L’Agenzia Europea per l’Ambiente solo a quelli di Plovdiv in Bulgaria) richiedono urgenti provvedimenti sia strutturali che emergenziali da parte dell’amministrazione pubblica.
Tra questi vi è sicuramente l’adeguamento della rete di monitoraggio e diffusione dei dati ARPA. Delle 6 centraline presenti in città solo la stazione “Lingotto” fornisce dati aggiornati alla mezzanotte precedente mentre, negli altri casi, i dati vengono diffusi con ritardo variabile da una fino a tre settimane. Questo ritardo è ingiustificato anche alla luce della parallela efficienza dei sistemi adottati dalle Agenzie delle altre regioni del Bacino Padano che pubblicano con cadenza giornaliera i dati di tutte le centraline.
Il fatto di rendere pubblici solo i dati della centralina “Lingotto”-che storicamente sono i meno alti a livello comunale- favorisce una strategia volta a minimizzare il problema dell’inquinamento atmosferico nella nostra città ed è funzionale alla politica cittadina per non prendere decisioni conseguenti. E’ impensabile che ci si debba basare esclusivamente sui dati di “Lingotto”; per esempio Tricarico afferma che domenica l’aria è rientrata nei limiti ma vedremo la verità solo quando (quando?) arriveranno i dati delle altre centraline.
Chiediamo quindi che gli assessorati all’Ambiente comunale, provinciale e regionale, si impegnino presso ARPA Piemonte a rendere fruibili in tempi ragionevoli i dati sulla qualità dell’aria.
Chiamparino: non costringerci ad invidiare la Milano di Letizia!
Mentre il gennaio nero-smog a Milano ha portato la Giunta guidata da Letizia Moratti a prendere provvedimenti emergenziali (24 ore di blocco su tutto il territorio comunale per i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 1 e 2; area centrale Ecopass vietata a tutti i veicoli benzina Euro 0,1 e 2 e i diesel fino alla categoria Euro 4 senza Fap; abbassamento della temperatura delle caldaie da 20 a 19 gradi, domeniche a piedi consecutive), a Torino, nonostante i valori di polveri sottili da inizio anno siano peggiori rispetto a quelli milanesi, l’Amministrazione latita continuando ad interpretare le istanze conservatrici e non piuttosto una più diffusa coscienza civica che sarebbe pronta a muoversi in modo ecologicamente virtuoso. Il Comune si impegni dunque a prendere provvedimenti più coraggiosi non solo ricorrendo alle sempre più apprezzate domeniche a piedi ma mettendo in cantiere un serio piano di risanamento della qualità dell’aria che preveda interventi sia emergenziali sia infrastrutturali. Per informare i cittadini –e la politica- sull’emergenza ambientale in corso si ripeta dunque domenica 6 febbraio la chiusura al traffico della città (come farà Milano), potenziando i mezzi pubblici e prevedendo iniziative volte a creare un contesto che generi alternative sostenibili, efficaci e popolari.
Festeggiamo i 150 anni dell’Unità d’Italia con la prima zona 30 nel centro di Torino
L’attenzione dei media sarà di nuovo in questi mesi tutta su Torino, che si appresta ad essere nuovamente protagonista sulla scena internazionale. Facciamo in modo che i turisti giunti in città da tutta Europa possano muoversi in tutta sicurezza nel nostro bellissimo centro a piedi e con le bici del bike-sharing. “Torino è sempre in movimento” recita l’ormai famoso slogan... Diamole quindi lo slancio internazionale che si merita non solo con i grandi eventi ma anche con una visione della mobilità e dello spazio pubblico all’altezza degli standard europei. Chiediamo quindi tempi certi per la cantierizzazione della prima zona 30 nel centro di Torino, ulteriore occasione per dimostrare che questa città vuole stare al passo con le più avanzate realtà europee. L’Amministrazione aveva promesso la pista ciclabile universitaria. Poi la Zona 30. Ora va fatta.
Gabriele Del Carlo - Muovi Equilibri
Federico Vozza - Legambiente Molecola
Fabio Zanchetta - Bici e Basta
Manifestazione per la pubblicità dei dati ambientali - da CittAgorà del 01.02.2011