Il Punto sui Rifiuti - Polemiche dopo bocciatura Ue al piano rifiuti. Caldoro: avanti su inceneritori Napoli-est e Giugliano. Cade giunta sindaco Quarto anti-discarica
A Napoli 1200 tonnellate di rifiuti per strada. Il Pdl contesta la bocciatura del piano rifiuti del governo in sede europea parlando di ideologia. Intanto si va avanti sugli inceneritori: la settimana prossima Caldoro nomina commissari per impianti Napoli est e Giugliano. A Quarto si dimette misteriosamente la giunta del sindaco anti-discarica Secone
04 February, 2011
Con 1210 tonnellate di monnezza in strada, e un piano rifiuti bocciato in toto dal Parlamento Europeo, si accende la polemica politica.
«Una condanna preventiva. La risoluzione votata e' solo un manifesto contro l'Italia portato avanti con motivazioni ideologiche». Così l’eurodeputata del Pdl Erminia Mazzoni che, piuttosto che entrare nel merito della bocciatura europea, causata dalla mancanza di alternative a discariche ed inceneritori, la butta sull’ideologico: « Anche in Europa si trasferisce il metodo giudiziario. La procedura di infrazione, il blocco delle risorse e una sentenza di condanna gia' inflitte pesano troppo sulle spalle della sinistra che le ha determinate, da impegnarli in un assurda battaglia europea per condannare le intenzioni e gli sforzi di un governo di centro destra. Dei cittadini, dei loro interessi, della risposta ai problemi non vi e' traccia. I socialisti hanno sostenuto la tesi della condanna esemplare per far capire anche agli altri paesi inadempienti che l'Unione e' inflessibile. Una lezione di correttezza che immola sull'altare il nostro paese con la complicita' degli italiani. Ma purtroppo in Italia siamo faziosi e in Europa diventiamo oziosi».
A Napoli intanto circa 1.210 tonnellate di rifiuti giacciono a terra nelle strade, con situazioni particolarmente critiche nella zona orientale, in particolare nei quartieri di San Giovanni, Barra, Ponticelli ma anche nel salotto buono di Chiaia. È quanto emerge dalla ricognizione effettuata dall'assessore all'Igiene urbana di Napoli, Paolo Giacomelli. Rispetto a ieri l'accumulo è in leggero aumento, visto che si è passati da 1130 tonnellate a 1210. Nella giornata di ieri sono state conferite complessivamente 1095 tonnellate tra la discarica di Chiaiano e gli impianti di Tufino, Giugliano, nel Napoletano, e di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano.
Sul fronte inceneritori Caldoro rassicura: «La prossima settimana saranno nominati i commissari per l'impiantistica, così come previsto dal decreto legge approvato nei giorni scorsi».
Proprio ieri il presidente della Provincia di Napoli Cesaro aveva sollecitato il governatore a nominare al più presto i commissari per l’inceneritore di Napoli Est, destinato al capoluogo campano, e quello di Giugliano dove si dovrebbero bruciare i circa sei milioni di ecoballe che sono accumulati a Taverna del Re.
Discariche. Si complica la protesta per il comitato ‘No discarica’ di Quarto. In seguito alle dimissioni di 17 consiglieri comunali di Quarto cade la giunta del Comune flegreo retto dal sindaco del Pd Sauro Secone. Il primo cittadino aveva annunciato le sue dimissioni circa un mese perché, aveva detto, mancavano le condizioni per continuare. La crisi era poi rientrata e la giunta sembrava destinata a continuare il suo naturale mandato. Oggi invece il colpo a sorpresa quando i consiglieri hanno presentato prima le loro dimissioni. La sfiducia arriva in un momento particolarmente difficile per il comune flegreo impegnato da giorni in una battaglia contro l'ipotesi, paventata dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, di aprire una discarica in paese. Battaglia che anche il sindaco Secone ha sposato da subito annunciando che l'intera amministrazione sarebbe stata in prima linea in tutte le iniziative volte a fermare il progetto della discarica. I consiglieri dicono che il loro gesto è legate esclusivamente a motivi politici, ma è chiaro che adesso, con il Comune che in attesa di nuove elezioni sarà retto da un commissario prefettizio, qualsiasi decisione della Provincia sarà, con ogni probabilità, controfirmata dagli organi comunali senza alcun tipo di opposizione.