E' il momento del coraggio
Non importa quanto siano calate le concentrazioni di smog. Ormai dopo anni di esperienza i cittadini lo sanno benissimo da soli: dieci o anche dodici ore di blocco del traffico domenicale non bastano a far rientrare nella norma la qualità dell´aria, se rimane la cappa dell´alta pressione invernale. Eppure la domenica a piedi è stata ancora una volta un successo - da la Repubblica del 7.02.2011
07 February, 2011
Paolo Hutter
Non importa quanto siano calate le concentrazioni di smog. Ormai dopo anni di esperienza i cittadini lo sanno benissimo da soli: dieci o anche dodici ore di blocco del traffico domenicale non bastano a far rientrare nella norma la qualità dell´aria, se rimane la cappa dell´alta pressione invernale. Eppure la domenica a piedi è stata ancora una volta un successo. Con gente più rilassata e sorridente per le strade a vivere la stranezza di una giornata diversa. Certo, se la facessero in maniera coordinata anche tutti i comuni dell´hinterland i risultati sulle concentrazioni misurate dalle centraline sarebbero un po´ migliori. Ma per l´esperienza diretta di noi abitanti domenicali della città non cambierebbe niente. La differenza la farebbe, caso mai, la fine dell´esonero dei veicoli a gas e gpl, giustificato forse sì – o forse no – in punta di forchetta dall´analisi delle emissioni, ma certamente fastidioso per chi vorrebbe giustamente indugiare tranquillamente in mezzo alla strada in giornate come questa. Anzi sarebbe anche opportuno evitare che i taxi circolino a velocità elevata. Un buon modo per ottenere più sicurezza e tranquillità, e anche qualche ulteriore emissioncina in meno, sarebbe quello di introdurre anche a Milano, durante la domenica a piedi, il provvedimento che si sta sperimentando a Saronno in chiave antismog, quello di imporre come velocità massima i 30 chilometri all´ora. Contrariamente a quello che molti pensano abbassare la velocità riduce i consumi di carburante e quindi anche l´emissione di smog. E favorisce la ciclabilità tanto che le "zone 30" sono uno degli obiettivi principali dei ciclisti urbani.
È avanti in queste direzioni che dovrebbe andare il Comune di Milano. Che invece ora rischia di rimangiarsi, dopo pochi giorni, il suo stesso piano antismog con i blocchi degli ingressi in centro e le domeniche a piedi. Il pretesto sarebbe quello che è inutile senza l´hinterland. Ma che cosa è cambiato in venti giorni, da quando la delibera è stata adottata? Allora non si era detto che i provvedimenti nella sola Milano sarebbero stati inutili. Un conto è rapportarsi finalmente senza alterigia con gli altri comuni, e soprattutto spingere Formigoni a far riprendere alla Regione quel ruolo che pure altre volte ha avuto. Altro conto sarebbe sbaraccare tutto, giocare al cerino e allo scaricabarile sui polmoni dei milanesi. Che ancora ieri hanno dimostrato invece di apprezzare il respiro della vivibilità.