Direttiva RAEE, regolamenti più severi in arrivo da Bruxelles
Il parlamento Europeo ha votato a favore di un regolamento più restrittivo della direttiva sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Punti chiave della revisione, azioni di contrasto allo smaltimento illegale dei RAEE nei Paesi del Terzo Mondo, innalzamento del livello di raccolta obbligatorio ad almeno 4 kg annuali pro capite nel 2011 e soglia di riciclaggio dell’85% entro il 2016
08 February, 2011
Federico Vozza
Sono in arrivo regolamenti più severi da Bruxelles, per quanto riguarda i RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il Parlamento Europeo si è infatti pronunciato con un voto a favore sulla proposta di richiedere ad ogni Paese membro di raccogliere entro il 2012 almeno 4 kg di RAEE per abitante ogni anno, e di raggiungere la soglia di riciclaggio dei RAEE dell’85% entro il 2016.
Il processo di revisione della direttiva WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment) era cominciato già nel 2008, e ora – dopo diversi ritardi – si è finalmente approdati a questo risultato, che punta inoltre ad un miglioramento anche delle percentuali di riuso. Per gli esperti infatti, il margine già esistente sarebbe vicino al 75% per quanto concerne le apparecchiature ICT (informazione e comunicazione tecnologica).
Fra gli obiettivi della direttiva c’è poi una massiccia azione di contrasto all’esportazione illegale dei RAEE verso Paesi in via di sviluppo. Dei 9 milioni di tonnellate di RAEE che produce ogni anno l’Unione Europea, la maggior parte finisce purtroppo smaltita illegalmente. Una tendenza da arrestare, soprattutto in considerazione delle stime prodotte dall’ONU, in cui si parla di un probabile prossimo aumento di rifiuti elettronici in terra africana pari al 400% rispetto al 2007.