Incentivi alle rinnovabili, Marcegaglia: «Ridurli gradualmente»
La presidente di Confindustria dice la sua sugli incentivi alle rinnovabili, chiedendo al Governo di ridurli progressivamente. Marcegaglia ribadisce inoltre la centralità dell'efficienza energetica, e invoca il mantenimento delle agevolazioni, che potrebbero creare 800mila posti di lavoro
09 February, 2011
Anche la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è intervenuta nel dibattito sugli incentivi alle rinnovabili, giudicati troppo generosi dall'Autorità per l'energia, ma difesi a spada tratta dalle associazioni ambientaliste. «Siamo molto dell'idea che il paese debba investire sulle fonti rinnovabili – ha commentato l'imprenditrice – Siamo anche dell'idea che su questo punto ci debba essere una graduale riduzione degli incentivi, che oggi sono tra i più alti in Europa, e poi bisogna anche andare avanti sul nucleare».
Secondo Marcegaglia, infine, oltre che sullo sviluppo delle fonti rinnovabili bisognerebbe investire nel risparmio energetico e nella razionalizzazione dei consumi. «Noi siamo molto a favore dell'efficienza energetica – ha dichiarato – che è un elemento fondamentale». A questo proposito, la presidente degli industriali ha chiesto al Governo di mantenere gli incentivi per l'efficienza: «Possono aggiungere uno 0,4% al Pil creando 800mila posti di lavoro». Il costo per lo stato, secondo le stime della stessa Marcegaglia, si aggirerebbe intorno ai 1,5 miliardi di euro, ma i benefici in termini di risparmio potrebbero superare i 3 miliardi.