A Bologna "smog ormai fuori controllo e i Comuni non fanno nulla"
Legambiente: "Intervengano Cancellieri e Draghetti: emergenza da non sottovalutare. Bisogna fare qualcosa" - da la Repubblica Bologna del 12.02.2011
14 February, 2011
Valerio Varesi
Con il superamento di ieri (11.02.2011 ndr) (ben 84 microgrammi) fanno 22. Legambiente l'ha scritto sul muro della propria sede di piazza XX settembre affiggendo un grande striscione che ricorda ai bolognesi l'emergenza polveri sottili. Tante, infatti, sono le volte che, in 41 giorni, queste ultime sono salite oltre la soglia di 50 microgrammi di media nelle 24 ore. La legge dice che di tali sconfinamenti non ve ne possono essere più di 35 all'anno. "Insomma, una vera e propria emergenza che però non viene gestita come tale" spiega il presidente provinciale dell'associazione Claudio Dellucca. Il quale chiede che sia istituito un comitato composto dai sindaci della provincia per approntare misure di riduzione dell'inquinamento e sollecita Anna Maria Cancellieri e Beatrice Draghetti a prendere provvedimenti adeguati all'emergenza derivante dallo smog.
Legambiente suggerisce una drastica limitazione delle auto dirette verso il centro, più mezzi pubblici, più biciclette e anche l'aumento dei blocchi al traffico estesi ad aree più vaste di quella prevista. L'associazione ricorda che Bologna si è candidata nel 2012 a capitale verde d'Europa, ma la distanza tra le altre pretendenti come Friburgo, Copenaghen, Barcellona e Nantes, è abissale in fatto di politiche ambientali.
Purtroppo quello che è stato definito il "conta-sforamenti" appeso sul lenzuolo di piazza XX settembre, è destinato a salire ancora almeno fino a domenica, giorno in cui è stato annunciato l'arrivo di una perturbazione. Come detto, il livello di polveri sottili ieri era 84 mentre il giorno prima era arrivato a 87: concentrazioni molto alte e raramente raggiunte negli ultimi tempi. Anche i "Cinque stelle" Massimo Bugani, Giovanni Favia e Andrea Defranceschi suggeriscono i correttivi del trasporto pubblico e della mobilità a zero emissioni, ma bocciano le telecamere di "Sirio" e "Rita" definite "una favola" e adatte solo "a rimpinguare le casse del Comune attraverso le multe".
Nel frattempo, in molte città si pensa a blocchi del traffico domenicali per abbassare il livello delle polveri. Milano pare avviata a replicare gli stop già effettuati nei precedenti festivi, ma anche in regione ci stanno pensando come nel caso di Parma. Una volta che l'atmosfera ai bassi strati è satura di polveri, in assenza di vento, pioggia o neve, il blocco del traffico serve solo ad abbassare i picchi orari del livello di pm 10, ma non risolve il problema anche perché su tangenziali, autostrade e strade di provincia, le auto continuano a viaggiare. È però vero che abbassando le punte orarie (il dato dell'Arpa è una media tra le ore di maggior e minor traffico) si riducono le manifestazioni acute delle malattie indotte dall'inquinamento come asma e bronchite.