C'era una volta...gli incentivi al 55% per l'efficienza energetica
Il decreto anti-crisi del governo Berlusconi riduce le possibilità di ottenere vantaggi fiscali in caso di interventi di riqualificazione energetica. In rivolta le associazioni ambientaliste e gli industriali che premono per il ritiro del provvedimento. Cosa ne pensate?
01 December, 2008
Il concetto di efficienza energetica sembra non essere dei più graditi al governo Berlusconi.
Dopo lo scontro con l'Unione Europea per impedire l'obiettivo del miglioramento del 20% entro il 2020, dopo aver cancellato l'obbligo di certificazione energetica nella compravendita degli immobili, è guinta l'ora della riduzione dei vantaggi fiscali per chi operava interventi di riqualificazione energetica degli immobili.
La normativa introdotta un paio di anni fa dall'allora ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani prevede infatti l'opportunità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% delle spese sostenute.
L'iter per avere accesso alle detrazioni Irpef e Ires diventa decisamente più complesso. Il decreto prevede che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare all'Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi".
Il provvedimento stabilisce ancora che l'Agenzia delle entrate esamini le domande secondo l'ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l'esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potrà usufruire della detrazione. Per chi ha sostenuto le spese nel 2008 e non ha inviato la domanda, o questa non è stata accolta dall'Agenzia, è prevista una detrazione dell'imposta lorda del 36%, fino ad un massimo di 48 mila euro, ripartita in 10 rate annuali.
"Lo sconto fiscale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie a fini ambientali - denuncia il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani - era una tipica norma di sostegno all'economia e all'ambiente secondo priorità universalmente riconosciute dal Protocollo di Kyoto in poi. Anche questo viene vanificato, addirittura con effetti retroattivi. Per stare al concreto, chi ha realizzato l'intervento sulla sua casa nel 2008 potrà rimetterci fino a 15mila euro".
"Lo sgravio fiscale del 55% introdotto dal governo Prodi - ricorda ancora il ministro ombra dell'Ambiente Ermete Realacci - è stato utilizzato da 230 mila famiglie e ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro permettendo di ripagare lo sgravio fiscale previsto, attraverso l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia".
Dura anche la presa di posizione di Legambiente. "Non si comprende - dice il responsabile energia Edoardo Zanchini - la ragione per la quale si è deciso di cambiare un provvedimento che ha avuto un grande successo e che permetteva alle famiglie di risparmiare sulle bollette elettriche e termiche grazie alla possibilità di installare impianti solari termici, caldaie a condensazione, interventi di efficienza energetica. A meno di voler proprio limitare il ricorso a questo tipo di incentivi".
Sconcertati anche gli industriali. Assotermica, smonta il provvedimento facendo leva sui dati: "Questa manovra è fortemente negativa anche perché l'ultima Finanziaria aveva appena esteso gli sgravi al prossimo triennio, spingendo le imprese a importanti investimenti. Finora il bilancio della norma è stato infatti molto positivo con un +56% nel settore della caldaie a condensazione (giugno 2007-giugno 2008) e un +42% nei metri quadri di solare termico, dati in controtendenza con altri settori, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello attuale". Emma Mercegaglia, presidente di Confindusria, sembra intenzionata a voler far pressione sul Governo affinchè venga almeno cancellata la retroattività del provvedimento.
Crisi Economia: PD, in DL depotenziato risparmio energetico, doppio errore - ADNKronos del 30.11.2008
Decreto anticrisi: più difficile ottenere sgravi fiscali per chi risparmia energia - da Il Corriere della Sera del 01.12.2008
3 commenti
Scrivi un commentoUn cittadino che paga le tasse
03.12.2008 19:12
PREMESSA
IL BENEFICIO DEL 55% E' STATO CONCESSO ESCLUSIVAMENTE PER OTTENERE MIGLIORAMENTI ECOLOGICI E AMBIENTALI (LEGGI 296/2006 e 244/2007)
Conseguenze connesse all'abolizione o riduzione del suddetto beneficio:
SOTTO IL PROFILO ECONOMICO/PRODUTTIVO:
l'operazione ha sinora realizzato un notevole incremento (dell'ordine di due cifre percentuali) di richieste nei settori:
- industria serramenti (vetrerie e falegnamerie)
- industria costruzione pannelli solari
- industria materiale idraulico (caldaie a condensazione e conseguente impiantistica)
- artigiani montatori, ecc.
SOTTO IL PROFILO FISCALE:
si può considerare che l'agevolazione è a costo ZERO per l'Erario in quanto:
- l'obbligo di emissione della fattura e conseguente pagamento non permette di effettuare il lavoro in NERO e quindi aumenta (ULTERIORMENTE) il reddito dichiarato
- l'Erario incamera l'IVA immediatamente
- per contro il recupero da parte del contribuente in tre o più anni ne riduce ulteriormente il beneficio
SOTTO IL PROFILO LEGISLATIVO:
l'eventuale retroattività non necessita di commenti
CONCLUSIONE:
come sempre MIOPIA DA MANUALE da parte dei nostri governanti
Renzo Penna
02.12.2008 14:12
Il raddoppio dell’Iva sugli abbonamenti alla pay tv (sostanzialmente di Sky) decisi dal governo Berlusconi non dovrebbero meravigliare più di tanto, vista la sottovalutazione con la quale l’opposizione e, in particolare, il PD ha, sin qui, considerato il macroscopico conflitto di interessi che sta corrompendo le basi e mettendo in discussione i principi democratici del Paese.
Personalmente ritengo che il provvedimento del governo più regressivo sia quello che riguarda la sostanziale messa in discussione dei vantaggi fiscali - con la detrazione del 55% delle spese dalla dichiarazione dei redditi - introdotti dal governo Prodi per le ristrutturazioni delle case a fini ambientali. Una decisione indice di una cultura vecchia ed arretrata che sui temi della tutela dell’ambiente, dell’efficienza e del risparmio energetico, della lotta ai cambiamenti climatici e delle fonti rinnovabili isolerà ulteriormente l’Italia dal novero delle nazioni più avanzate
Un provvedimento - quello di Prodi e Bersani - che, oltretutto, ha avuto un notevole successo.
E’ stato utilizzato da 230 mila famiglie, ha attivato l’economia e innovato il settore delle costruzioni, permettendo ai cittadini di risparmiare sulle bollette elettriche e termiche con l’istallazione di impianti solari, caldaie a condensazione e l’isolamento termico degli edifici. Interventi che, nel contempo, hanno ridotto le emissioni di anidride carbonica (CO2) e aumentato l’efficienza energetica delle abitazioni.
Un provvedimento che stava suscitando crescente interesse tra i cittadini e le imprese, preso a sostegno, insieme, dell’economia e dell’ambiente, secondo le priorità indicate dal Protocollo di Kyoto e pienamente riconosciute e assunte dal nuovo Presidente degli Stati Uniti.
E’ su questi temi strategici per uno sviluppo qualitativo del Paese e della sua economia che l’attuale governo dimostra limiti e preoccupanti carenze culturali che finiranno per aumentarne i ritardi rispetto al resto d’Europa. Limiti del resto già manifestati nello scontro di retroguardia con l’Unione Europea per rinviare gli impegni sottoscritti su risparmio, efficienza energetica e riduzione dei gas climalteranti, e con la cancellazione dell’obbligo di certificazione energetica degli immobili.
E’ su queste decisioni del governo le quali, in una fase di crisi gravissima dell’economia reale, si muovono contro gli interessi delle famiglie e delle aziende più innovative, che sarebbe necessaria un’azione più incisiva ed efficace dell’opposizione. Meno scontata di quella, pur necessaria, sulla pay tv, ma fondata su contenuti programmatici più consistenti e in grado di delineare una più credibile alternativa di governo.
caiofabricius
01.12.2008 23:12
Acthung BANDITEN.
Con effetto retroattivo!!!
E si monta una cagnara per Scai (e 'sti cai ?)
Questa vigliaccata arrogante avrebbe portato alle dimissioni in un Paese Civile...appunto, in un Paese Civile.