Comieco in prima linea contro lo spreco
Il Consorzio per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica ha aderito alla giornata della colletta alimentare con la donazione di 150.000 scatoloni per l’imballaggio e il trasporto degli alimenti raccolti nella giornata
01 December, 2008
In occasione della 12° Giornata della Colletta Alimentare del 29 novembre, organizzata da Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale, anche Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) ha contribuito all’evento con la donazione di 150.000 scatoloni per l’imballaggio e il trasporto degli alimenti raccolti nella giornata e che saranno poi distribuiti ad oltre 1.480.000 indigenti in tutta Italia.
Il cibo arriverà quindi a chi ne ha bisogno in una scatola, facile da trasportare e immagazzinare, da utilizzare più volte e infine riciclare. Perché Comieco e la Fondazione Banco Alimentare Onlus condividono la missione principale: recuperare ciò che avanza, moltiplicare le risorse, azzerare gli sprechi.
“Ogni anno, in Italia, si stima che oltre 1,5 milioni di tonnellate di beni alimentari finiscano nei rifiuti, per un controvalore di oltre 4 miliardi di euro.” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco – “Ogni anno, gli imballaggi rappresentano poco più del 10% di tutti i rifiuti prodotti e il riciclo di quelli in carta e cartone sfiora il 70% (69,7%) con grandi benefici per il paesaggio, l’economia dei Comuni e l’ambiente. Un risultato importante per il Consorzio, che da anni opera contro la cultura dello spreco e per promuovere un imballaggio responsabile, strumento sostenibile di salvaguardia dei nostri acquisti e dei nostri consumi.”
Comieco e le aziende associate al Consorzio sono infatti impegnate quotidianamente per ottimizzare l’utilizzo degli imballaggi attraverso la prevenzione (utilizzo di minori quantità di materia prima, nuove tecnologie, etc.) e la raccolta differenziata con conseguente avvio a riciclo degli imballaggi in carta e cartone usati. Imballaggi che, soprattutto nel settore alimentare, sono sempre più determinanti per veicolare indispensabili informazioni nutrizionali e di tracciabilità e rassicurare il consumatore sulla qualità e sulla provenienza del prodotto.L’aumento delle quantità di rifiuti recuperate, insieme all’attività di prevenzione ha prodotto la riduzione del ricorso alla discarica. Se infatti 10 anni fa i 2/3 degli imballaggi prodotti finivano in discarica, oggi le percentuali si sono invertite.