Banca europea per gli investimenti, nel 2010 dall'Ue prestiti per 72 miliardi a progetti “salvaclima”
Pubblicati i dati sui finanziamenti concessi l'anno scorso dalla Bei. Il 30% dei prestiti del 2010 ha riguardato progetti legati alle fonti energetiche rinnovabili, all'efficienza e al trasporto sostenibile. Il presidente della Banca promette uno sforzo finanziario ancora maggiore nel prossimo triennio
23 February, 2011
Settantadue miliardi di euro. A tanto ammontano i finanziamenti che la Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha concesso nel 2010 per progetti su rinnovabili ed efficienza energetica. Una cifra pari al 30% del totale dei prestiti concessi l'anno scorso dall’Unione europea. L'incremento rispetto al 2009 è stato di 19 miliardi di euro, segno che gli investitori sono sempre più attivi nel settore del risparmio energetico e delle fonti “verdi”. Sono stati 460 i progetti finanziati, per la maggior parte (63 miliardi) realizzata da soggetti comunitari, mentre solo 9 miliardi sono stati concessi a società extraeuropee. Il supporto maggiore è andato alle regioni d'Europa meno sviluppate dal punto di vista economico e a iniziative promosse da piccole e medie imprese, che insieme si sono viste finanziare ben 430 progetti.
«Abbiamo compiuto la nostra missione di affiancare la ripresa europea finanziando progetti di stimolo alla crescita, all’innovazione e all’occupazione – ha commentato il presidente della Bei, Philippe Maystadt – Il volume eccezionale di prestiti raggiunto per i progetti a sostegno dell’azione a favore del clima ci rende particolarmente orgogliosi». Maystadt ha inoltre precisato che una quota significativa dei fondi è stata richiesta per progetti di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (6 miliardi di euro), per interventi di efficientamento energetico volto alla riduzione dei consumi (2 miliardi) e per iniziative legate al trasporto sostenibile. Altri 2 miliardi di euro sono stati concessi dalla Banca a paesi extra-Ue per il sostegno alla lotta contro i cambiamenti climatici. «Nel prossimo triennio – ha concluso il presidente – le forze saranno ancora concentrate a favore dello sviluppo di progetti dedicati alle energie rinnovabili, cercando di portare la disponibilità economica per queste iniziativa a 4,5 miliardi di euro».