Decreto rinnovabili, per la Puglia interviene l’assessore Capone: “l’Italia prenda esempio dalla Germania”
L’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, invitata all’incontro “I dialoghi di Villa Vigoni” organizzato dal centro italo-tedesco per l’eccellenza europea, sul tema delle energie rinnovabili ha dichiarato: “Il ministro Romani, con il nuovo decreto tarpa le ali al settore, introducendo un obiettivo minimale di 8.000 MW al 2020. La Germania, a differenza dell'Italia, punta ad avere entro il 2020, 52mila MW di potenza installata”
02 March, 2011
Martedì 1 marzo 2011, si è svolto un incontro dal titolo “I dialoghi di Villa Vigoni”, promosso dall'Ambasciata tedesca di Roma e organizzato dal centro italo-tedesco per l'eccellenza europea. Il tema portante dell'appuntamento del 2011: le energie rinnovabili.
Hanno partecipato alcuni importanti esponenti dell'industria italiana (l’amministratore delegato dell’Eni, Scaroni e quello di Edison Quadrino), oltre a vari rappresentanti delle aziende tedesche, mentre per l'Italia e per la Puglia, è intervenuta la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, in quanto le istituzioni pugliesi si sono distinte a livello italiano ( e europeo) per aver avviato, a carattere regionale, una “rivoluzione industriale” in materia di energia rinnovabili.
Durante il dibattito la Vice Presidente Capone, riguardo al ruolo delle energie rinnovabili all’interno della politica industriale nazionale e sulle relative differenze esistenti tra l’Italia e Germania, ha evidenziato come “La Germania abbia perseguito, a differenza dell'Italia, una vera strategia di politica industriale, attraverso le rinnovabili, e stia puntando ad avere entro il 2050, l'80% dell'energia prodotta da queste fonti. Obiettivo intermedio al 2020 sono le 52mila MW di potenza installata”.
“In questo la Germania è veramente pilota, l'Italia, invece, appare confusa e incerta e l'ultimo decreto legislativo non fa che aumentare la confusione. Invece di rafforzare l'uso delle rinnovabili - ha incalzato Loredana Capone - modificando le norme, scoraggiando gli investimenti su suolo agricolo e promuovendo il fotovoltaico strutturale sui tetti e sulle pareti degli edifici, il ministro Romani tarpa le ali al settore, introducendo un obiettivo minimale di 8.000 MW al 2020. In tal modo conferma la dipendenza dell'Italia dagli stati stranieri per le fonti fossili e la passione per il nucleare”.
“In controtendenza, insomma, rispetto a quanto suggerisce l'attualità e rispetto a quanto fanno paesi che, pur avendo molto meno sole dell'Italia, scelgono di stimolare l'unico settore che, in questo momento di crisi, genera occupazione e sviluppo".
Riguardo ai risultati raggiunti dalla propria regione la Capone ha dichiarato: “In Italia, la Puglia è la regione numero uno per eolico e fotovoltaico, ma si pone come obiettivo strategico quello di migliorare i rapporti tra energia e territorio, sviluppo economico e paesaggio. Le linee guida regionali emanate, [il riferimento è alle “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, recante la individuazione di aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili (Regolamento n. 24 del 30 dicembre)], le prime in Italia, assolvono al duplice scopo di insistere nell'uso di questa fonte alternativa e pulita di energia evitando, però, che forti investimenti su suolo agricolo possano alterare in modo indelebile lo splendido paesaggio pugliese”.
L’indirizzo programmatico attuale della Regione Puglia, ha spiegato la Capone, dopo una prima fase di crescita, è quello di far ruotare l’asse degli incentivi derivanti dalla produzione di fonti rinnovabili, in favore della solarizzazione dei tetti, scongiurando i grossi investimenti finanziari dalle poche ricadute locali, che in genere apportano le grosse concentrazioni fotovoltaiche. “Per cui - ha continuato la Vice Presidente - la strategia rafforzata del programma (Puglia Solarizzata) vuole stimolare il solare sui tetti degli edifici, civili e industriali. In questo modo il beneficio degli incentivi è indirizzato verso coloro che sostengono il costo dell'energia: famiglie e imprese”.
Concludendo, per quanto concerne la ricerca nel settore delle rinnovabili, la Capone ha messo in evidenza gli sforzi nel campo della produzione dei pannelli ecocompatibili e per un efficace microeolico per abitazioni. Inoltre le università e i laboratori pugliesi sono al lavoro anche su altre fonti alternative come l'idrogeno.