Referendum ambiente Milano: si va verso l’accorpamento con quelli nazionali
“Milanosìmuove” incalza l’amministrazione comunale per fissare la data. L’obiettivo del comitato è portare i milanesi alle urne prima delle amministrative di maggio, ma per evitare sprechi diventa sempre più probabile l’unione della campagna referendaria a quella nazionale su nucleare, acqua e leggitimo impedimento.
10 March, 2011
“Fatti i dovuti conti, si dovrebbe votare prima delle elezioni comunali. Presto incontreremo il sindaco e siamo sicuri di trovare una soluzione. Di certo ci opporremo a sabotaggi e ad eventuali azioni dilatorie”. Così Edoardo Croci, presidente di “Milanosìmuove”, prova a incalzare Palazzo Marino sulle date papabili per chiamare l’elettorato meneghino ad esprimersi sui quesiti ambientali che hanno avuto l’ok lunedì dal Comitato dei Saggi.
La data più quotata, negli intenti dei promotori, è quella del 28 aprile. Ma per evitare sprechi di risorse e per imbastire al meglio la campagna informativa, si comincia a lavorare verso l’accorpamento con i referendum nazionali sui temi dell’acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento, i quali, come ha precisato la settimana scorsa il ministro dell’Interno Maroni, avranno luogo il 12 giugno. Per garantire "il massimo della partecipazione", sperare nel quorum ed evitare "sprechi di denaro pubblico" (2 milioni circa), dice il portavoce di Milanosìmuove Enrico Fedrighini, è necessario solo un po' di buon senso, e il buon senso consiglia l'election day di giugno. Sulla campagna informativa, conferma Fedrighini, “vogliamo imitare il modello svizzero, con una diffusione capillare e con un fitto programma di incontri per sensibilizzare ancora di più i cittadini sui temi proposti”.