Entro i primi sei mesi del 2009 neanche un sacchetto di plastica uscirà da un supermercato Auchan. E' questo l'impegno preso dal direttore generale del gruppo, Patrick Espasa, al Museo A come Ambiente di Torino. La catena commerciale sostituirà in tutti i suoi 49 punti vendita italiani gli shopper in polietilene con più ecologici sacchetti di carta e buste biodegradabili. Con questa scelta uno dei principali attori della grande distribuzione decide di recepire con un anno di anticipo il divieto di produzione e commercializzazione dei sacchetti di plastica, che nel nostro Paese sarà attuativo solo nel 2010.

Patrick Espasa, Auchan si candida a diventare protagonista di una rivoluzione verde all'interno della grande distribuzione?

Il nostro Gruppo ha deciso di anticipare di un anno gli obblighi di legge ritenendo importante dare l'esempio a tutto il settore. L'impegno non si limita alla sostituzione dei sacchetti di plastica ma comprende una serie di azioni a favore dei prodotti sfusi e per la sostenibilità energetica delle nostre strutture. Riteniamo che la grande distribuzione abbia un dovere sociale e culturale e debba far suoi i principi di sostenibilità ambientale.

Quanta plastica verrà risparmiata?

Non ho un dato preciso ma le posso dire che nel 2007 ben 83 milioni di persone hanno fatto acquisti nei nostri centri commerciali. Se ipotizziamo una media di 3 o 4 buste a testa comprendiamo facilmente la portata dell'iniziativa.

Cosa proporrà Auchan al posto dei sacchetti di plastica?

Ai clienti verranno proposte borse durevoli al costo di 1 euro e sacchetti di carta o biodegradabili. Le nostre 5000 hostess di cassa verranno opportunamente formate in questi mesi.

Si pensa anche ad un'ottimizzazione dei consumi delle vostre strutture?

Sì, come può spiegare meglio di me Edoardo Favro, direttore di Gallerie Commerciali Italia (l'insieme dei centri al cui interno sorgono i supermercati Auchan - ndr) nel 2009 prevediamo di riconvertire in chiave ecocompatibile 10 nostre strutture, installando pannelli fotovoltaici e sostituendo gli impianti di illuminazione. Le ultime 6 aperture rispondono già a criteri di massima efficienza energetica: in particolare il centro commerciale di Monza, realizzato sottoterra per ridurre l’impatto paesaggistico e i consumi di energia per il condizionamento d’estate e il riscaldamento d’inverno.


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