Rinnovabili, flash mob delle associazioni in Via Veneto. Prestigiacomo, intanto, le convoca per domani al suo dicastero
Previsto per oggi un incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, i rappresentanti delle banche, del gestore elettrico, dei consumatori e alcune sigle del mondo delle rinnovabili. Ma le associazioni escluse (la gran parte) protestano, con un flash mob davanti alla sede del dicastero. Prestigiacomo, intanto, ha convocato un nuovo incontro per domani al ministero dell'Ambiente. L'indignazione di Assosolare, esclusa anche da questo secondo confronto
15 March, 2011
Dopo la grande manifestazione di giovedì scorso al teatro Quirino di Roma e quella promossa ieri a Padova da lavoratori e imprenditori del settore, prosegue la mobilitazione del popolo delle rinnovabili contro il decreto Romani (il cosiddetto “ammazza rinnovabili”) approvato dal Governo il 3 marzo scorso. L'appuntamento di oggi, lanciato dal network Sos rinnovabili con la partecipazione di Legambiente e Wwf, è ancora una volta in via Veneto, davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico. Il flash mob di oggi sarà un'espressione di protesta per il mancato invito di importanti associazioni del settore all'incontro tra il ministro Romani, i colleghi dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell’Agricoltura Giancarlo Galan e i principali rappresentanti del settore bancario, dei gestori di rete e delle associazioni dei consumatori. Solo alcune sigle del mondo delle rinnovabili saranno infatti presenti al tavolo tecnico, mentre sono è rimasta esclusa la gran parte delle associazioni di categoria. «All’interno del dicastero - commentano gli ambientalisti - il ministro discuterà con solo una delle associazioni delle rinnovabili e Confindustria. Questa delegazione non rappresenta la posizione del settore e nemmeno la protesta emersa dalla società civile in appena due settimane. Il decreto Romani non è riformabile, va cancellato. Per questo, SOS Rinnovabili organizza assieme alle associazioni ambientaliste una mobilitazione flash in via Veneto».
Ed è forse proprio per calmare gli animi rispetto a quello che gli operatori considerano l'ennesimo schiaffo da parte del Governo che il ministro Prestigiacomo ha annunciato un nuovo incontro per domani pomeriggio, questa volta presso il suo dicastero. Anche in questo caso, però, l'apertura riguarda solo alcune delle associazioni del settore: Anie (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche), Aper (Associazione produttori energia da fonti rinnovabili), Anter (Associazione nazionale tutela energie rinnovabili), Vera online (Relazioni e strategie per l’impresa responsabile) e Asso Energie future. «Obiettivo degli incontri – si legge nel comunicato del ministero – è ascoltare le richieste degli operatori della filiera per giungere a decisioni condivise che tutelino le aziende e i lavoratori, assicurando all’Italia un futuro da protagonista nel settore».
Dalla convocazione, in ogni caso, è rimasta esclusa Assosolare, che in una nota ha espresso la sua indignazione per non essere stata invitata né «al tavolo convocato dal ministro Romani, né all’incontro di mercoledì con il ministero dell’Ambiente». Paolo Romani, intanto, ha già fissato un momento di confronto con le Regioni, in programma il 23 marzo.