Ottomila abbonati per ToBike. "Ora potenziamo il servizio"
Si arriva a 2.500 prelievi al giorno. E sotto la neve i fruitori sono stati comunque seicento. "Le biciclette saranno ritirate a lotti e ricondizionate. Così potremo anche valutarne la qualità" - da la Repubblica del 28.03.2011
28 March, 2011
Diego Longhin
La risposta è stata immediata e a meno di un anno dall´apertura delle prime cinque stazioni il numero degli abbonati continua a correre. Si è arrivati a quota 8mila e per giugno ToBike conta di arrivare a 10mila tessere. I prelievi? Si arriva a 2.500 al giorno e anche nei giorni di magra, sotto la neve ad esempio, non si è mai scesi sotto i 600. Di pari passo, però, crescono i malumori tra i fedelissimi e i nuovi adepti delle due ruote: punti di prelievo vuoti, bici con gomme a terra, pedali rotti, manubri instabili, freni precari. Magagne che messe in fila hanno fatto crescere il malumore tra gli habitué di ToBike.
Per vedere gli sfoghi bassa collegarsi alla pagina di Facebook. Accanto a richieste di informazioni, cui puntualmente i responsabili del bike sharing danno risposta, ci sono numerose lamentele. Velio Coviello scrive: «Il bike sharing, se non è affidabile e senza una buona manutenzione delle biciclette, non funziona». Pietro Luigi Ghigo sottolinea che ha «iniziato ad andare al lavoro in bici, però sta diventando sempre più difficile. Le stazioni sono sempre più vuote». Per Federico Prato, «il servizio peggiora di giorno in giorno: sono settimane che non trovo più una bici con il fanalino funzionante, spesso hanno le ruote sgonfie, cigolano da tutte le parti, non frenano. Oggi ho dovuto riparare la catena prima di partire». Saverio Proni scrive che il servizio «è un´ottima idea per brevi spostamenti: casa-ufficio, casa-scuola, e anche per il tempo libero. Purtroppo però così come è strutturato non si ha mai la certezza di poterlo usare. Sono 3 giorni che torno a casa a piedi dall´ufficio, le tre stazioni a me vicine (Meucci-Solferino-Arcivescovado) sono vuote nel pomeriggio e alla sera o con bici guaste».
Che succede? Un boom di richieste inaspettato? «Alle volte i giudizi espressi su internet sono impietosi - dice Gianluca Pin, responsabile di ToBike - ma molto utili. Il bicchiere per noi non è né mezzo pieno né mezzo vuoto. Il bicchiere è a metà e dobbiamo intervenire su alcuni aspetti». Ad oggi le stazioni sono 62, entro la fine dell´anno si arriverà a 116, tra centro e semicentro. Ora la società che gestisce il servizio potenzierà il numero di bici, meno di 500, e rimetterà in sesto quelle rotte: «Verranno ritirate a lotti e ricondizionate - spiega Pin - si tratta di biciclette molto stressate. Così potremo valutare anche la qualità dei mezzi e delle varie parti».
Il 90 per cento delle persone usa il bike sharing per meno di mezz´ora, gratuitamente quindi, e per tragitti brevi, entro i due chilometri. Terminata la costruzione delle stazioni centrali sarà affrontato il nodo periferia, ma il Comune deve trovare nuove risorse per arrivare ai 390 punti previsti in tutta Torino. Entro fine anno chi ha la tessera di Torino potrà prelevare bici nei comuni della zona Ovest, come Rivoli, Collegno e Grugliasco, e viceversa. Non ci sono invece possibilità di includere il bike sharing di Santa Rita in ToBike. I due sistemi sono incompatibili.