Siviglia capitale della bicicletta. Gli aggiornamenti dal nostro corrispondente | Foto gallery
A Siviglia i ciclisti sono passati da 6.605 nel 2006 a 68.261 nel 2009. I dati risultano da un'indagine servita a monitorare l'uso delle due ruote nel capoluogo andaluso. Il focus di Lello Sforza, corrispondente da Siviglia per Eco dalle Città
29 March, 2011
Lello Sforza
Siviglia ha sicuramente superato l’esame di città ciclabile di livello internazionale e la conferenza Velo-City 2011, promossa nella capitale andalusa dall’European Cyclists’ Federation con la locale Amministrazione comunale, che si è tenuta dal 23 al 25 marzo, ne è stata un importante banco di prova.
La mobilità dei sivigliani è cambiata. Certamente il traffico veicolare non manca. Ma si percepisce immediatamente che il cittadino per muoversi ha delle reali alternative all’auto privata. A sua disposizione ha infatti una pluralità di mezzi di trasporto e di opportunità per vivere e spostarsi in maniera diversa.
L’immagine della città è cambiata, a partire dai lavori realizzati con l’EXPO del 1992. In più, oggi ci sono spazi pubblici sottratti alle auto, intere strade urbane a traffico limitato o pedonalizzate servite anche dal silenzioso tram, un servizio di trasporto pubblico con bus extraurbani ed urbani. Se a questo aggiungiamo la presenza di grandi giardini e parchi urbani e della pista ciclopedonale lungo il Guadalquivir dove ogni giorno, con picchi notevoli nei week end, migliaia di persone di tutte le età vanno a correre, a pedalare o sui pattini, allora si percepisce che c’è una fetta di persone che materialmente ha l’opportunità e quindi viene invogliata a muoversi con le proprie gambe a beneficio della salute personale e degli altri.
Ma la rivoluzione da tutti celebrata durante i giorni del Velo-City è stata quella procurata alla città dalla realizzazione del Piano della mobilità ciclistica (circa 140 Km di piste e strade ciclabili in soli 4 anni) e l’attivazione del servizio di bike sharing sul modello parigino: 2.500 biciclette disponibili con tessera o carta di credito – gratis la prima mezz’ora - in 250 postazioni ad una distanza massima di 300. Per non parlare di altre 250 biciclette messe a disposizione gratuitamente dei viaggiatori dei bus extraurbani che dispongono pure di un cicloposteggio coperto per le loro bicicletta, situato all’interno della stazione dei bus.
Da 6.000 spostamenti in bici ai 60.000 attuali, in soli 4 anni, è stato detto. E il dato è in crescita. Ma come si fa ad affermare un dato del genere?
Lo abbiamo chiesto ad Antonio Garcia Celebriàn, direttore del Velo-City edizione Siviglia e a Ricardo Marquéz, presidente dell’associazione dei ciclisti "Acontamano", che hanno illustrato i dati contenuti in un'indagine attraverso la quale si è monitorato l'uso della bicicletta a Sivigliato. "Fin da prima della realizzazione della rete ciclabile sono state fatte delle campagne di monitoraggio dell’uso della bicicletta. L’indagine poi è stata perfezionata nella metodologia una volta che si è deciso di dare attuazione al Piano della mobilità ciclistica" hanno spiegato Celebriàn e Marquéz.
Il metodo usato è quello dei misuratori meccanici. Le misurazioni nel periodo 2007-2009 sono state effettuate sempre negli stessi punti di osservazione, 43 in tutto, dalle 7,30 alle 21,30 con turni di 7 ore l’uno, distinguendo le misurazioni nei giorni lavorativi da quelle nei giorni festivi.
I ciclisti contati risultano:
2006 - 6.605 (senza rete ciclabile)
2007 - 13.824
2008 - 44.399
2009 - 68.261
Il conteggio è stato completato con un’indagine ad un campione di ciclisti sia per raccogliere informazioni sugli spostamenti (origine, destinazione, motivo, frequenza,) che per capire quanti sono stati sempre ciclisti e quanti si sono "riconveriti" a seguito della nuova offerta di infrastrutture e servizi. Un contributo all’uso maggiore della bicicletta, soprattutto da parte delle donne, lo si è avuto con il servizio di bike sharing che, anche a Siviglia, prevede la prima mezz’ora di utilizzo gratuita.
Nella foto (scattata da Gabriele Del Carlo, ciclo-attivista torinese) la delegazione italiana a Velo City 2011.
Da sinistra:
Gabriela Miotto, direttivo FIAB Verona
Nives Pedrini, presidente FIAB Ferrara
Giornalista free lance di Nuova Ecologia
Giampiero Gallo, consigliere comunale Firenze delegato ciclabilità;
Lello Sforza, corrispondente Eco dalle Città
Doretta Vicini, vice presidente ECF
Antonio Dalla Veneza, presidente FIAB
Valerio Parigi, consigliere nazionale FIAB
Gabriele Del Carlo, ciclo-attivista torinese
Eugenio Galli, presidente Fiab Milano
Florinda Boschetti e Alberto Merigo, dell'Ufficio ECF di Bruxelles.