Corepla: la raccolta differenziata cresce del 4,6% nel 2010
Continua la crescita sull'intero territorio nazionale della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, che coinvolge quasi 57 milioni di cittadini ed è arrivata a circa 615.000 tonnellate, coinvolgendo oltre 7.100 Comuni. La raccolta migliora anche dal punto di vista qualitativo, grazie all'approccio più rigoroso introdotto dall'accordo Anci-Conai rinnovato nel 2009
04 April, 2011
Continua la crescita sull'intero territorio nazionale della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, che coinvolge quasi 57 milioni di cittadini ed è arrivata a circa 615.000 tonnellate (+4,6%) essendo ormai una realtà diffusa in più di 7.100 Comuni. Raccolta che tende a migliorare dal punto di vista qualitativo, grazie anche all'approccio più rigoroso in tal senso introdotto dall'Accordo Quadro Anci-Conai rinnovato nel 2009. E' quanto emerge dai dati del Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero di rifiuti di imballaggi in plastica.
Dalla raccolta differenziata urbana, a valle della selezione effettuata in 37 impianti sparsi sull'intero territorio, deriva un riciclo di circa 350.000 tonnellate (+4,5%) di granuli e scaglie riutilizzate per nuove produzioni in plastica riciclata. E' proprio questa dell'industria del riciclo l'altra nota più confortante: dopo la fase di forte difficoltà accusata tra il 2008 e il 2009, il mercato è tornato a correre (e dall'estate 2010 si è aperta anche in Italia la possibilità, almeno parziale, di utilizzare PET riciclato per produrre nuove bottiglie), mentre si affacciano sempre nuove applicazioni per le plastiche riciclate, anche per quelle tecnicamente meno performanti come le diverse tipologie di mix plastici.
Una vitalità e un fermento che si riflettono anche nei numeri: oggi il solo settore del riciclo delle materie plastiche conta in Italia circa 300 imprese per 2.000 addetti e un fatturato di 700.000.000 di Euro.
Ciò che non può essere riciclato viene recuperato grazie allo straordinario potere energetico della plastica: quasi 250.000 tonnellate, debitamente trattate, sono trasformate in veri e propri combustibili alternativi, che vengono utilizzati in piena sicurezza per sostituire fonti fossili non rinnovabili in cementifici, industrie ''energivore'' ed impianti per la produzione di energia, oltre all'avvio su scala industriale di un utilizzo per l'Italia innovativo quale quello di mix plastico trattato come ''agente riducente'' nelle acciaierie.
Il sistema di raccolta, riciclo e recupero organizzato da Corepla ha consentito anche il risparmio di 3.164.000 tonnellate di CO2, pari alle emissioni prodotte da una centrale termoelettrica da 2.000 Mega Watt in 255 giorni di funzionamento. Gli imballaggi in plastica raccolti significano inoltre circa 19.500.000 metri cubi di discarica evitati (21 volte il volume del Colosseo!), hanno fornito nuova materia prima e, per la quota recuperata sotto forma di energia e calore, hanno comportato un risparmio netto di combustibili fossili.
Giuseppe Rossi, Presidente di Corepla, ha così commentato l'andamento del 2010: "dal nostro punto di vista, il 2010 è stato un buon anno per l'ambiente, perché le quantità raccolte direttamente attraverso i rifiuti urbani mostrano come l'educazione alla corretta gestione del fine vita della plastica si stia affermando in Italia, anche se ci sono ancora margini di forte miglioramento, specialmente in alcune regioni. La plastica di per sé non è né buona, né cattiva. E' una risorsa, troppo spesso maltrattata".