Napoli affonda sotto i rifiuti. Comune e Regione litigano
Napoli in preda all'ennesima crisi rifiuti: i cittadni protestano, i rifiuti bruciano, Comune e Regione litigano.
04 April, 2011
da Il Mattino del 3 aprile 2011
Nelle strade di Napoli si accumulano quasi duemila tonnellate di spazzatura non rimossa, e il caldo precoce preoccupa per le condizioni igienico-sanitarie della città. Si vedono cumuli maleodoranti dappertutto, davanti ai palazzi dell’amministrazione pubblica, alla questura, agli ospedali, ma ce n’è specialmente in periferia.
I napoletani protestano: almeno una trentina i roghi che i vigili del fuoco hanno dovuto spegnere l’altra notte, blocchi stradali a Fuorigrotta, cittadini che fermano camion da cui cola il percolato. E le istituzioni locali sono intente a litigare: il sindaco di Napoli punta il dito contro la «sostanziale inerzia degli organi regionali e provinciali», il governatore Caldoro ribatte che i siti di trasferenza indicati dal Comune non sono idonei.
La Iervolino replica: «Alla Regione abbiamo inviato la documentazione per due siti, non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta». E la differenziata è sempre una nota dolentissima.
Secondo una stima del Comune di Napoli lungo le strade del capoluogo, al momento, ci sono ancora circa 1600 tonnellate di spazzatura ma il quantitativo potrebbe aumentare perchè gli impianti oggi chiudono prima per la giornata festiva. La scorsa notte gli autocompattatori del Comune di Napoli hanno conferito 154 tonnellate alla discarica di Chiaiano, 385 allo Stir di Giugliano, 411 a quello di Caivano, 285 a Santa Maria Capua Vetere e 85 a Pianodardine.
Sempre la scorsa notte gli addetti dell'Asia hanno eseguito un'operazione di pulizia straordinaria lungo corso Vittorio Emanuele dove nella tarda serata di ieri alcuni cittadini hanno inscenato una manifestazione di protesta.
«Al corso Vittorio Emanuele ora c'è solo qualche cumulo - spiega l'assessore all'Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli - mentre la situazione resta particolarmente difficile nelle periferie».
Al Comune di Napoli temono però che gli sforzi compiuti nei giorni scorsi per ridurre il quantitativo di giacenza lungo le strade possano essere vanificati nelle prossime ore. «Ad esempio non sappiamo quanto riusciremo a conferire oggi negli impianti, come quello di Giugliano che chiude alle 13», aggiunge l'assessore.