La trasformazione del Palazzo del Lavoro rimandata a dopo le elezioni (salvo colpi di scena)
Il Consiglio comunale chiude il mandato senza il voto sul progetto di trasformazione del Palazzo del Lavoro che dovrebbe slittare a dopo le elezioni amministrative di maggio. Ma l'assessore comunale all'Urbanistica, Mario Viano, starebbe lavorando all'ipotesi di approvare l'atto direttamente in Giunta. Il Comitato ItaliaSessantuno: "Apprendiamo dai giornali con sconcerto gli ultimi sviluppi sul progetto". Chiusa con più di mille sottoscrizioni la raccolta firme per la petizione al Consiglio comunale
04 April, 2011
Il 30 marzo si è svolta l'ultima seduta del Consiglio Comunale del mandato 2006-2011 dove non è andato in votazione il progetto esecutivo per la trasformazione del Palazzo del Lavoro. Salvo colpi di scena, dovrebbe toccare quindi ai nuovi consiglieri comunali che verranno eletti nelle elezioni di maggio decidere il futuro del progetto per il Palazzo del Lavoro. Il possibile colpo di scena è contenuto in un articolo di Repubblica di venerdì 1° aprile, secondo cui, l'assessore comunale all'Urbanistica, Mario Viano, starebbe lavorando all'ipotesi di approvazione diretta dell'atto sul Palazzo del Lavoro in Giunta comunale: «Ho dato mandato agli uffici amministrativi di valutare la possibilità che l'atto passi direttamente in giunta - spiega Viano a Repubblica - d'altronde la variante era già stata approvata e questa è soltanto un´ulteriore integrazione».
“Apprendiamo dai giornali con sconcerto gli ultimi sviluppi sul progetto inerente il Palazzo del Lavoro e sulla forzatura che la Giunta Comunale si appronterebbe ad operare pur di far approvare atti ad esso inerenti anche a fronte di un mandato oramai scaduto”. E' stato il commento del Comitato ItaliaSessantuno che nel frattempo ha annunciato di aver raccolto 1.000 firme utili per la presentazione di una petizione al Consiglio comunale di Torino.
Con la petizione, i firmatari chiedono “l’immediata sospensione dell’iter amministrativo del progetto per la realizzazione di un centro commerciale all’interno del Palazzo del Lavoro di Italia '61 con un supplemento e approfondimento di discussione sulla destinazione d’uso e sulle soluzioni di recupero dell’edificio che coinvolga i cittadini residenti nella zona circostante l’area in oggetto per un progetto partecipato e condiviso, rispettoso del territorio e della sua comunità e della stessa struttura comprensiva dell’area che lo circonda”.
“Richiediamo all’attuale amministrazione comunale - afferma una nota del Comitato ItaliaSessantuno - di rinviare qualsiasi atto relativo al progetto all’esame della prossima Amministrazione cittadina la quale sarà responsabile della realizzazione dello stesso. La raccolta firme, iniziata il 10 marzo 2011, ha trovato nei 18 giorni di sottoscrizione un ampio consenso non solo nell’ambito del quartiere Nizza - Millefonti ma su tutto il territorio cittadino”.
Palazzo del Lavoro può attendere. Stop ai lavori dall'ultimo Consiglio - da La Repubblica del 01.04.2011