Limite dei 30 all'ora causa buche
Il Comune brianzolo di Seveso ha imposto (poi sospeso) il limite dei 30 all'ora perché senza soldi per riparare le strade piene di buche. A tal proposito Paolo Hutter ha lanciato una provocazione: "Invece di spendere soldi per costruire dossi, approfittiamo della cattiva manutenzione del manto stradale per moderare il traffico". La risposta di Dario Manuetti: "L'Italia non può restare ferma su provocazioni, deve avanzare proposte strutturali". On line il testo dell'ordinanza
14 April, 2011
In Italia può accadere che un Comune, per problemi di budget, decida di non riparare le buche che costellano le strade ma, per tutelarsi dalle ire dei cittadini, imponga l’abbassamento del limite di velocità ai 30 all’ora.
Questa è la direzione che avrebbe scelto di perseguire Massimo Donati, sindaco di Seveso, un comune di 22.412 abitanti della provincia di Monza e Brianza.
L’ordinanza, emessa il 23 marzo, è rimasta in vigore qualche settimana. Poi è stata sospesa. Perché? Ci ha risposto il Sindaco in persona: "Abbiamo sospeso l’ordinanza perché per il momento il problema non sussiste. Siamo riusciti a riparare le strade provvisoriamente, ma quando pioverà di nuovo e si ripresenterà la stessa situazione, allora dovremo emettere nuovamente l’ordinanza".
Prima di Seveso, solo la vicina Saronno ha sperimentato i 30 all’ora su tutta la città. La differenza fondamentale tra i due comuni, però, è che il primo cittadino di Saronno, Luciano Porro, ha imposto il limite per motivi prima ambientali (l’abbattimento delle polveri sottili) e poi di sicurezza (miglioramento del benessere dei cittadini); Massimo Donati, invece, avrebbe optato per i 30 km/h perché – come leggiamo su Repubblica - senza soldi per riparare le strade e “per tutelarsi da azioni legali da parte dei cittadini”. Nonostante le motivazioni divergenti, il risultato sarebbe tuttavia lo stesso: calo dell’inquinamento e migliore convivenza sulle strade tra macchine, pedoni e ciclisti.
A questo proposito, Donati ha dichiarato che è in corso una riflessione sulla possibilità di seguire l’esempio di Saronno ed estendere il limite dei 30 km/h, per un periodo più lungo, alla maggior parte della città. "Abbiamo già molte vie con i dossi artificiali e in prossimità di queste aree abbiamo notato un calo degli incidenti. Perciò i 30 km/h per motivi di sicurezza ci stanno tutti".
Convinto promotore dei 30 all’ora, il direttore di Eco dalle Città Paolo Hutter, commentando il caso di Sevesio, ha esclamato “w le buche!”, e ha lanciato una provocazione: “Dobbiamo fare di necessità virtù: invece di spendere soldi per costruire dossi, perché non approfittare della cattiva manutenzione del manto stradale per la moderazione del traffico?”.
Dario Manuetti - fondatore dell’associazione “Città Possibile - Ecologia urbana e cittadinanza attiva” e autore di numerosi documenti divulgativi sulla mobilità e la pianificazione urbana rivolti soprattutto a politici, funzionari e tecnici della pubblica amministrazione – ha commentato la provocazione di Hutter riportando la questione alla realtà. “Sono d’accordo con la provocazione, – ha dichiarato Manuetti – ma dopo che cosa si propone? Ritengo che sia fondamentale andare oltre lo stimolo, proponendo, da subito, iniziative sensate e strutturali per riorganizzare l’intero assetto della mobilità urbana. Il nostro paese non può restare fermo su provocazioni che poi non si trasformano in vere rivoluzioni; ma ha bisogno di avanzare proposte europeisticamente valide, alla luce degli esempi più virtuosi di cui sono protagonisti gli stati che ci circondano. Sono d’accordo con il limitare la velocità ai 30 all’ora: ma poi si sa che cosa si vuol fare dopo?”.
Niente soldi per riparare le strade. Il sindaco impone i trenta all'ora - da Repubblica del 08.04.2011
Seveso strade piene di buche, arriva l’ordinanza dei 30 all’ora - da www.mbnews.it del 06.04.2011
Seveso, troppe buche sulle strade. Scatta l'ordinanza dei 30 all'ora – da www.ilcittadinomb.it del 05.04.2011