Orti sociali in Campania: la Regione assegna i fondi. Una spinta per "1.000 orti in città" di Legambiente
Pubblicata la graduatoria dei fondi della Regione destinati alla realizzazione di orti sociali. Il commento di Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania. La campagna dell'associazione ambientalista per "1.000 orti in citta": a giugno "Orti in festa" a Eboli, Pontecagnano e Succivo, dove Legambiente ha già avviato progetti di orticoltura urbana e sociale
14 April, 2011
La Regione Campania ha pubblicato (Bollettino Ufficiale dell'11 aprile 2011) la graduatoria per l'assegnazione dei fondi di un bando promosso dagli assessorati regionali alle Politiche Sociali e all'Agricoltura per la realizzazione di orti sociali nei comuni della Campania.
Su questo terreno sta lavorando, da due anni, Legambiente con una campagna che punta alla realizzazione di mille orti urbani in Campania. Si tratta di un programma cittadino di orti urbani, che a partire dagli spazi agricoli all'interno delle città possa rilanciare un'agricoltura di qualità, gestita direttamente dai cittadini. "Il dato importante - ha commentato ad Eco dalle Città Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania - è che finalmente arriva la pubblicazione della graduatoria del bando, la base esecutiva che consentirà di partire con la realizzazione degli orti urbani".
"Partire dalle esperienze che Legambiente ha già realizzato ad Eboli, Pontecagnano e Succivo - ha continuato Buonomo - che sono diventati da esempio per diversi aspetti, tra cui, la produzione e il consumo di prodotti a Km zero, la socialità che si è creata in queste realtà. In questi luoghi, inoltre, il 17, 18 e 19 giugno 2011 si svolgerà un incontro internazionale, dal titolo “Orti in festa”, per portare esperienze analoghe che si realizzano in altre zone d'Europa: Catalogna, Francia, Est Europa. Un elemento interessante dal punto di vista cittadino, è l'idea, a cui stiamo lavorando, di portare l'agricoltura in città allestendo degli orti urbani nelle piazze di Salerno e Caserta".
L'esperienza di Pontecagnano è stata realizzata nel Parco Eco-Archeologico di Pontecagnano, un tempo luogo inaccessibile e a rischio vandalizzazione, dove Legambiente ha creato 50 orti di città di 100 metri quadri. Qui si coltivano, con la tecnica dell'agricoltura biologica, melanzane, zucchine, peperoni, pomodori. Gli obiettivi della campagna di Legambiente sono legati alla produzione, ma anche al miglioramento delle interrelazioni tra le persone, delle risorse naturali e del territorio: come risposta all'isolamento gli orti sono stati affidati agli anziani che sono diventati trasmettori della cultura della coltivazione in modo artigianale ai giovani. Si tratta, inoltre, di un efficace sistema per intervenire anche sulle situazioni di degrado e abbandono di molte zone delle città, per vivacizzare le zone parco particolarmente vocate all'agricoltura, per evitare il perdurante consumo di suolo, costituendo una valida risposta al desiderio di sapere cosa si mangia.