Un orto a scuola per non divorare il pianeta
Selezionati i migliori progetti green dalle scuole superiori e medie, da WWF e repubblica@scuola nell'ambito del concorso “La mia scuola non divora il Pianeta”. Il progetto vincitore “Per una scuola ecosostenibile” arriva da Bari e propone la trasformazione degli spazi aperti del liceo Fermi in verde destinato all'orticoltura
25 April, 2011
E’ stato selezionato il progetto vincitore di “La mia scuola non divora il Pianeta” il concorso dedicato a tutti gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori iscritte al canale Repubblica@SCUOLA di Repubblica.it, concorso realizzato con la collaborazione del WWF Italia e con il sostegno di Electrolux, nell’ambito dell’evento mondiale per il clima l’Ora della Terra (26 marzo). Gli studenti hanno presentato idee per rendere la propria scuola più sostenibile, in piena sintonia con il messaggio del 22 aprile.
Il progetto vincitore “Per una scuola ecosostenibile” arriva dal liceo scientifico Enrico Fermi di Bari e propone la trasformazione degli spazi aperti della scuola in verde destinato alla frutticoltura, alla coltivazione degli aromi e addirittura alla vendita dei prodotti al di fuori della scuola stessa, per rifornire il quartiere di ortaggi e frutta a chilometri zero, coinvolgendo non solo tutti gli studenti e i docenti ma anche la comunità locale.
Lo studente che ha elaborato l'idea ha fatto vincere al proprio istituto 5 mila euro, messi a disposizione da Electrolux per la realizzazione del progetto. Il premio verrà consegnato a una rappresentanza della classe vincitrice il 21 giugno a Milano, nell’ambito della seconda edizione del convegno “Semi di Sostenibilità” organizzato da WWF e Electrolux, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
“E’ imprescindibile ripensare i nostri stili di vita per passare da una cultura dello spreco ad una cultura del consumo sostenibile, cominciando dai singoli gesti quotidiani adottando comportamenti responsabili. In questo le scuole possono fare molto come ci ha dimostrato in passato la loro capacità di diffondere “semi di sostenibilità” destinati a crescere e propagarsi. La scuola può essere una via maestra per avviare i ragazzi a diventare l’anima di questo nuovo futuro. “ ha detto Maria Antonietta Quadrelli responsabile Educazione WWF Italia.
Per questo il WWF ha coniato l’idea dei “Semi di sostenibilità” in collaborazione con Electrolux. Partito come tavolo di lavoro sul cambiamento culturale l’iniziativa si è poi rivolta alla scuola dell’infanzia e primaria per premiare le migliori idee sul tema, ora allargata alle scuole secondarie.
“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto “La mia scuola non divora il pianeta” perché crediamo che l’educazione ambientale sia lo strumento più potente per cambiare il mondo e questo concorso ci ha dato l’opportunità di continuare, anche nel mondo dei giovani adulti, il percorso di sensibilizzazione che portiamo avanti da quasi vent’anni, con la preziosa collaborazione di WWF, tra i bambini della scuola primaria ed i ragazzi della scuola secondaria di primo grado” dichiara Gianfranco Schiava, Amministratore Delegato Electrolux Appliances Divisione Elettrodomestici Italia.
Sono state moltissime le idee arrivate, raccontate in 351 articoli pubblicati sul Repubblica.it: 216 dalle secondarie di primo grado e 135 dalle superiori. Da questo materiale sono stati selezionati 32 finalisti 16 per le superiori e 16 per le medie. Le idee vanno dai pasti a chilometri zero, al risparmio energetico, agli orti e giardini naturali nel cortile della scuola, alla mobilità scolastica sostenibile, alla riduzione dei rifiuti e varie iniziative di comunicazione sul territorio.
“Nei numerosi progetti arrivati è stato facile leggere non solo un gesto di sostenibilità, ma soprattutto il passaggio da una cultura dello spreco a una cultura dell’attenzione. L’idea meno “punitiva” – perché la sostenibilità non è un “sacrificio”, ma un’opportunità per migliorare la qualità delle nostre vite – quella meglio realizzabile, la più creativa, quella che più coinvolge la comunità cittadina, viene premiata.“ ha detto Maria Antonietta Quadrelli responsabile Educazione WWF Italia.
Per aiutare i ragazzi ad orientarsi nel mondo della sostenibilità e approfondire alcuni aspetti legati a tale tema il WWF Italia aveva messo a disposizione strumenti interattivi come l’applicazione online per calcolare la propria impronta ecologica e il carrello della spesa virtuale per ridurre la propria impronta a tavola www.improntawwf.it, utili per orientarsi e capire sprechi, consumi, stili di vita, una selezione dei progetti virtuosi e buone pratiche che possano essere di stimolo e orientamento, una selezione di link a contenuti di approfondimento nei diversi ambiti ecc.
Criteri seguiti per individuare il lavoro vincitore sono stati l’originalità e specificità della proposta e la sua realizzabilità. La giuria ha dovuto fare una scelta che per forza di cose ha escluso lavori anche molto belli e, in alcuni casi facilmente realizzabili e valorizzabili. Per questo tutti i finalisti selezionati, 31 classi, riceveranno un premio di consolazione.