"Legno d'Ingegno", ecco i premiati
I premiati del concorso "Legno d'Ingegno". Vincono il concorso di Rilegno oggetti ad alto contenuto di design. 1° classificato il "Basket case" di Giacomo Moor, 2° la scatola magica ideata da Andrea Capriotti e 3° Fruttagram di Mattia Kenneth Sartori
27 April, 2011
Eco-design di ultima tendenza? E’ fatto di legno riciclato e recuperato, di pallet usati, bobine, cassette della frutta e imballaggi industriali che, riutilizzati in modo creativo, rinascono a nuova vita e diventano oggetti accattivanti e complementi d’arredo originali e innovativi. Ce lo insegna "Legno d’Ingegno", concorso di idee di respiro internazionale riservato ad architetti e designer under 35 alle prese con la progettazione e produzione di oggetti in legno recuperato o riciclato (sughero compreso), promosso da Rilegno, Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno.
Tema di questa terza edizione del concorso, a cadenza biennale, era "Contenere è un gioco". Via libera quindi a scatole porta oggetti, box, mobili, giocattoli, complementi d’arredo: l’importante era che ogni oggetto atto a contenere fosse progettato interpretando liberamente il concetto di giocosità.
Fra i 100 elaborati provenienti da tutta Italia e dall’estero (Portogallo, Francia, Canada), la giuria, composta da un panel di architetti, designer, tecnici e esperti di produzione industriale completata da Marco Gasperoni e Monica Martinengo (rispettivamente direttore generale e responsabile comunicazione del consorzio Rilegno) ha scelto di assegnare il primo premio a Basket case, un originale cestino per la carta che con un semplice gesto si trasforma in un canestro da basket realizzato con lamelle di vecchie persiane dismesse e flange di bobine avvolgicavi. Sul secondo gradino del podio la scatola magica, una sorta di "gioco in scatola" ricavato da pezzi di pallet EUR-EPAL dove 9 blocchetti, ognuno con una diversa funzione (una lampada, un portamatite, un sottobottiglia, un vaso di fiori...) si mescolano fra loro creando di volta in volta nuove composizioni. Il terzo premio è andato a Fruttagram, una serie di contenitori di varie dimensioni ispirato al celebre gioco cinese del Tangram, realizzato con vecchie cassette per la frutta recuperate.
Accanto ai tre vincitori, la giuria ha assegnato anche alcune menzioni speciali: il "Premio Arredo Urbano" è andato a Bobè, un’installazione che può essere gioco e contenitore e che si presta in modo originale a diventare seduta o complemento d’arredo per interni e per giardini.
Il "Premio della Memoria" è andato a quattro elaborati ispirati al tradizionale gioco del cavallo a dondolo e della carriola: Lallo, Ord'on, Cletta la carrioletta e Reel Riding, progetti fantasiosi che hanno come denominatore comune il tema del ricordo, dell’infanzia e degli affetti.
Il "Premio Creatività" è andato parimerito a Wine not, un portabottiglie modulare fatto con pezzi di pallet e di cassette che consente infinite combinazioni di forma, a seconda della quantità di bottiglie e della creatività del fruitore, e a The playing bag, un’originalissima borsa da passeggio creata da imballaggi industriali, pallet e cassette della frutta che diventa anche tavola da gioco per giocare a Tris o Forza Quattro.
Il "Premio Riutilizzo" infine è stato assegnato a Tappo ti incastro, un portafrutta componibile che può assumere varie dimensioni, realizzato con una serie di pannelli ricavati dal legno riutilizzato della cassette, fissati fra di loro con dei tappi di sughero.
L'elenco dei selezionati alla fase finale del concorso "Legno d'Ingegno"