Le persone, in particolare bambini e anziani, soffrono di infiammazioni a vie respiratorie e oculari, malattie del sistema respiratorio e cardiocircolatorio provocate dallo smog.

E’ quanto scritto nell’atto di citazione che mette in moto la “class action” contro il Comune di Milano e la Regione Lombardia per chiedere il risarcimento dei danni provocati al sistema respiratorio e cardiaco dallo smog. A volere l'azione giudiziaria sono stati 175 cittadini milanesi, guidati dall’avvocato Claudio Linzola.

Così, il Sindaco di Milano Letizia Moratti, l’ex-sindaco Gabriele Albertini e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni sono stati citati in tribunale per una richiesta da un milione di euro per il quinquennio 2005-2010.

L’accusa a Comune e Regione è di non aver fatto abbastanza per combattere i livelli di inquinamento in città. Soprattutto, di non aver mai rispettato dal 1998 al 2010 i limiti posti dalla normativa comunitaria sullo smog: non oltre 35 giorni all’anno di superamento dei 50 microgrammi giornalieri di Pm10 consentiti nell’aria.

In queste condizioni, si sottolinea nell’atto, non ci sono rimedi per i cittadini se non quelli di cambiare gli stili di vita, come l’evitare passeggiate o stare all’aperto nelle giornate di inquinamento o accettare il rischio dell’inevitabile manifestazione di patologie.

La notizia ha scatenato la bagarre nel mondo della politica milanese. Da una parte il candidato sindaco del centrosinistra che ha applaudito l’azione giuridica, dall’altra il vice-sindaco di Milano che ha liquidato la questione come uno spot elettorale.

In realtà, la class action è nata proprio alla luce della normativa comunitaria che attribuisce ai sindaci e presidenti di regione l’obbligo giuridico di stare nei limiti imposti per garantire la salubrità dell’aria.

Adesso la parola spetterà ai giudici del Tribunale di Milano che hanno fissato l’udienza il 5 ottobre.

L'atto di citazione

Smog, class action contro Moratti e Formigoni- da Il Corriere della Sera del 4.05.2011