Rinnovabili, in arrivo nel 2012 il conto energia per il solare termico
Il decreto Romani prevede l'introduzione di un conto energia dedicato alle rinnovabili termiche, oltre all'obbligo di installare impianti “green” per la produzione di calore e acqua sanitaria. Le tariffe non saranno stabilite prima di settembre, ma intanto l'associazione Assolterm ha avanzato una serie di proposte
09 May, 2011
Archiviata non senza polemiche l'approvazione del Quarto conto energia per il fotovoltaico, a tenere tiene banco è ora il tema degli incentivi per le rinnovabili termiche. Gli operatori del settore attendono, per il 2012, un conto energia dedicato anche a questo tipo di fonti energetiche. Il decreto Romani, infatti, archiviando con ogni probabilità il sistema della detrazione Irpef del 55%, introduce un nuovo meccanismo di sussidi per le rinnovabili termiche. Prima di tutto, il provvedimento obbliga a installare in tutti i nuovi edifici, nonché negli immobili sottoposti a ristrutturazioni significative, impianti da fonti rinnovabili non elettriche sufficienti a soddisfare almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda. Anche una quota del consumo termico totale, fissata al 20% per il 2012, al 30% per il 2014 e al 50% a partire dal 2017, dovrà provenire da energia rinnovabile. «Purtroppo – commenta Valeria Verga, segretario generale di Assolterm (Associazione italiana solare termico) – queste prescrizioni non valgono per le ristrutturazioni minori e per quelle limitate agli impianti termici, né nelle aree sottoposte a vincolo e solo in parte nei centri storici».
Gli obblighi, comunque, sono già in vigore, mentre si dovrà attendere settembre per conoscere i contenuti del nuovo conto energia “termico”, che dovrebbe entrare in vigore nel 2012. In attesa di conoscere i dettagli delle nuove tariffe incentivanti, che in ogni caso non saranno applicate alla parte di copertura dei consumi obbligatoria, Assolterm ha presentato la sua proposta, che prevede un diverso regime a seconda della potenza degli impianti. Secondo l'associazione, per quelli di potenza inferiore ai 35 chilowatt termici (kWt), gli incentivi dovrebbero essere calcolati sulla base di una tabella (che considera una produzione unitaria di 700 kilowattora/metro quadro di pannelli). Le installazioni fino a 1000 kWt, invece, dovrebbero dotarsi di sistemi di contabilizzazione del calore, mentre gli impianti ancora più grandi dovrebbero essere incentivati con il sistema dei certificati bianchi.
Il decreto Romani stabilisce che le tariffe vangano erogate per un massimo di 10 anni, e che diminuiscano progressivamente a partire dal terzo anno. Le proposta di Assolterm prevede un taglio del 20% ogni 4 anni o comunque al superamento di determinati tetti sull'installato. Nel caso di un conto energia di durata decennale, in particolare, l'associazione suggerisce una tariffa iniziale di 0,15 euro/kWh, che arrivi a 0,10 nel 2020, con un obiettivo di circa 3 milioni di metri quadrati di nuovo installato all'anno. La speranza è di migliorare i risultati ottenuti con la detrazione fiscale del 55%, che ha consentito di passare dai circa 350mila metri quadrati annui installati nel 2007 ai 500mila del 2010, per un giro d'affari di circa 500 milioni di euro e che dà lavoro a 5mila occupati. Numeri significativi, ma che gli operatori del settore considerano ancora insoddisfacenti. Per quanto riguarda l’installato pro capite, infatti, l'Italia è a 0,04 metri quadri per abitante, al di sotto della media europea di 0,06 e molto lontana dai Paesi più virtuosi, come l'Austria, dove sono stati raggiunti ben 0,43 metri quadri di installato pro capite.
L'ultima proposta di Assolterm riguarda la cumulabilità del conto energia termico con altri tipi di sussidi, non prevista dal decreto Romani. L'associazione chiede invece che le tariffe sino almeno cumulabili con gli eventuali incentivi concessi dagli enti locali. «Il decreto Romani ha avuto il merito di riequilibrare l'attenzione nei confronti delle termiche, rendendo obbligatorio installare queste tecnologie sui nuovi edifici – conclude Valeria Verga – Un provvedimento che porterà ad un nuovo sistema incentivante per queste fonti, probabilmente uno specifico conto energia i cui costi verranno spalmati sulle bollette del gas». Proprio la competizione con il settore elettrico, emersa sempre più marcatamente nelle ultime settimane, potrebbe inasprirsi con l'approvazione del conto energia dedicato alle rinnovabili termiche.