Napoli. Rifiuti: esercito al lavoro. Asia: «Il problema non è la raccolta ma il conferimento»
Asìa Napoli, dopo aver raggiunto l’accordo con l’esercito sui turni di sversamento, afferma: «Il problema non è la raccolta, che potremmo garantire anche da soli, ma è sempre lo stesso: la mancanza di impianti e siti dove conferire la spazzatura. Quando viene l’esercito con la troupe televisiva che gli va dietro quello che viene mostrato non corrisponde alla realtà»
09 May, 2011
L’esercito, come preannunciato dal premier Silvio Berlusconi la scorsa settimana e approvato dal consiglio dei Ministri, è al lavoro da 24 ore. A Napoli e provincia però continua a regnare il caos: 1700 le tonnellate di rifiuti a terra solamente in città (4mila compresa la provincia); in nottata decine i cumuli di spazzatura dati alle fiamme con ben 28 interventi dei Vigili del Fuoco. Questa la situazione che fa da sfondo alla polemica tra Asìa e Esercito sull’accesso preferenziale per i mezzi militari ai pochi siti di trasferenza disponibili e sulla reale necessità dell'intervento dei militari.
Vincenzo Russo, responsabile comunicazione Asìa, intervistato da Eco dalle Città dichiara: «A noi dispiace che l’esercito sia costretto a fare il netturbino, ma fa piacere che diano una mano sui rifiuti. Il problema però non è la raccolta, ma dove viene portata la spazzatura. Per questo, nonostante l’annuncio di ieri da parte della Regione della possibilità di conferire 1700 tonnellate nella giornata odierna, alle 12.35 di oggi le tonnellate scaricate sono 864, di cui solamente 35 nelle ultime 4 ore».
L’intervento dell’esercito quindi, senza impianti o discariche idonee o libere, risulta inutile. «Se il camion non può svuotarsi perché i luoghi di conferimento sono chiusi, i camion restano in fila e l’emergenza non si risolve perché non mancano i mezzi per la raccolta ma impianti e siti. Nel comunicato di sabato abbiamo ricordato l’ultimo intervento dell’esercito di dicembre: i mezzi militari conferirono l’1% della raccolta totale effettuata da Asìa. Quando viene l’esercito con la troupe televisiva che gli va dietro quello che viene mostrato non corrisponde alla realtà» afferma Russo. «L’esercito dovrebbe fare altro, ahimè. Oltretutto utilizzano dei mezzi che non sono compattatori, quindi il dispendio di mezzi e personale è sproporzionato. Domani mattina se ci dicono dove e come sversare, lo potremmo fare da soli senza l’esercito, in una giornata. Siamo disponibili, il problema non è la raccolta, ma la conferibilità. Ieri abbiamo avuto l’ok per Tufino e Giugliano. Alle 12.35 noi abbiamo conferito solo 864 tonnellate da stanotte. Tutto era fermo e avremmo dovuto, teoricamente, conferire 1400 tonnellate delle 1700 stimate in città». «Se Regione e Provincia trovano condizioni tali per conferire i rifiuti – conclude il responsabile comunicazione di Asìa -, ben venga anche l’Onu a darci una mano nella raccolta. Ma il problema, ripeto, non è la raccolta, che noi di Asìa possiamo garantire. Il problema resta il conferimento».