Bari, Fibronit: approvato a Roma il progetto di bonifica
Approvato a Roma il progetto di messa in sicurezza dell’area industriale ex Fibronit. Alla fine dei lavori (con la tombatura permanente dell’amianto) al posto di palazzi e parcheggi sorgerà “il parco della Rinascita”. Il sindaco Emiliano: “All’amministrazione il merito della variante urbanistica, alla Regione Puglia quello della bonifica”
20 May, 2011
Si è appena conclusa a Roma la Conferenza di servizi (istruttoria) sull'area ex Fibronit, con l'approvazione da parte del Ministero dell'Ambiente del progetto definitivo di messa in sicurezza permanente. Per il Comune di Bari erano presenti il sindaco Michele Emiliano, il consigliere delegato all'Ambiente Maria Maugeri, e il dirigente della ripartizione ing. Vincenzo Campanaro.
"Questo durissimo percorso progettuale, - ha dichiarato il sindaco Emiliano - avvenuto sotto la supervisione del Ministero dell'Ambiente, è arrivato al suo epilogo. Fra trenta giorni il Ministero e la Regione Puglia si incontreranno nella Conferenza di servizi (decisoria) che predisporrà il decreto di bonifica, che verrà poi firmato dal Ministro Prestigiacomo”.
“Nei primi mesi dell'estate del 2004, appena eletto - ha ricordato il sindaco - cambiai la linea politica del Comune di Bari su questa bonifica, chiedendo che essa procedesse con il metodo della ‘tombatura permanente' del sito e non invece con l'escavazione dell'amianto al fine di realizzare nell'area una speculazione edilizia privata. Non posso neanche dimenticare che questa è l'area nella quale, con orgoglio, l'Amministrazione Comunale di Bari ha per la prima volta nella storia della città operato una variante urbanistica nella quale un'area edificabile è stata trasformata in parco urbano”. Su quel suolo (circa 100.000 mq, 39.000 dei quali sono coperti da edifici industriali e magazzini) sorgerà presto il Parco della Rinascita, voluto dall’Associazione Esposti all’Amianto (AEA), dal Comitato Cittadino “Fibronit” e dalle amministrazioni comunali.
“Alla Regione Puglia il merito, nel 2005 come suo primo atto, di mettere a disposizione della bonifica 10 milioni di euro, ancora oggi la somma più alta stanziata per la messa in sicurezza. Spetta adesso allo Stato come è giusto che sia, mettere a disposizione le somme restanti che ammontano a circa 4,5 milioni di euro”.
Questa è un'opera dovuta alla memoria di tutte le vittime dell'amianto della città di Bari, compresa l'ultima persona che si è ammalata, una donna di appena 30 anni, che abitava nella zona e che, pur non avendo mai avuto contatto con la fabbrica, si è ammalata. A lei - e a chi come lei sta lottando - va l'abbraccio, il sostegno e la solidarietà di tutta la città insieme all'augurio di potere vincere la sua importantissima battaglia".
Parole piene di emozione anche da parte di Maria Maugeri che ha seguito fin dal primo momento questo percorso al fianco del sindaco: "Oggi provo una serena soddisfazione perché si raccolgono i frutti di anni di lavoro, cominciato prima fuori dalle istituzioni e proseguito poi lungo questi sette anni di amministrazione Emiliano. Se le associazioni non si fossero mobilitate fin dal primo momento, se il sindaco Emiliano non avesse fatto approvare la variante urbanistica, se la Regione Puglia non avesse stanziato i soldi necessari, se ognuno dei soggetti coinvolti non avesse fatto la propria parte sino in fondo, - ha concluso la Maugeri - non saremmo qui a tagliare questo traguardo di civiltà fondamentale non solo per Bari ma per l'Italia".