Detrazioni 55%: tutto rimandato a gennaio
Ancora in piena discussione il decreto del Governo che ridefinisce le agevolazioni fiscali per gli interventi per il risparmio energetico sugli edifici. La cancellazione della retroattività sembra confermata, ma si continua a discutere sull'entità della detrazione a partire dal 2009
19 December, 2008
Regna un clima di totale incertezza sull'articolo 29 del decreto anti-crisi del Governo che prevede una ridefinizione della detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Se si può dar quasi per certa la cancellazione della retroattività del provvedimento per il 2008, da più parti giudicata incostituzionale, la partita è ancora aperta su diversi fronti.
La Commissione Ambiente ha chiesto di sopprimere i commi da 4 a 11 dell’articolo 29, che riguardano, oltre alla retroattività della norma, i limiti di stanziamento per gli anni successivi e la procedura del silenzio-rifiuto per l'ammissione alla detrazione. Il Governo, per assicurare la copertura finanziaria delle agevolazioni fiscali, ha fissato a 82,7 milioni il tetto di spesa per il 2009, 185,9 milioni per il 2010 e 314,8 milioni per il 2011. Inoltre il meccanismo per accedere ai fondi è più complesso: il richiedente deve inviare l’istanza in via telematica all’Agenzia delle Entrate; se quest’ultima entro 30 giorni dalla ricezione non dà comunicazione di accoglimento, la domanda si intende rifiutata. Per chi non viene ammesso alla detrazione del 55% è previsto uno sconto Irpef del 36% che, sotto pressione di molte associazioni e parlamentari, potrebbe arrivare al 40-45%. La decisione è però rinviata a gennaio 2009.
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