Malagrotta, la Regione concede un'altra proroga
Marrazzo annuncia l'imminente firma dell'ennesima proroga per l'uso della discarica, ma chiede al Campidoglio di individuare a più presto un sito alternativo. Legembiente, intanto, chiede maggiori controlli ambientali nell'area di Malagrotta
22 December, 2008
Neanche questo è l'anno buono. Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha reso nota la sua intenzione di firmare l'ennesima proroga per la discarica di Malagrotta, che quindi non chiuderà il 31 dicembre. L'unica condizione posta al Campidoglio dal governatore è quella già ripetuta da Marrazzo in diverse occasioni: il Comune di Roma deve attivarsi per l'individuazione di un nuovo sito nel più breve tempo possibile.
E sulla localizzazione discarica che dovrà sostituire lo sversatoio di Malagrotta, Legambiente Lazio ha le idee chiare: «La nuova discarica della Capitale deve essere ubicata nel territorio del Comune di Roma, non possiamo caricare dei nostri scarti altri ambiti», ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente dell'associazione. No, dunque, al sito, proposto dalla Regione, di Monti dell'Ortaccio, che si trova nel territorio comunale di Fiumicino. «I siti posti nell'allegato del piano regionale rifiuti - ha aggiunto Parlati - non hanno alcun valore vincolante». Intanto, l'ambientalista chiede maggiori controlli nell'area di Malagrotta: «Nel chiedere ai cittadini della zona una nuova proroga per la discarica va anche riavviato subito il tavolo permanente sui controlli da effettuare nell'area». L'ultimo richiamo è agli obiettivi della raccolta differenziata, che il Campidoglio ha sensibilmente ridimensionato rispetto alle indicazioni del piano regionale rifiuti: «Serve più decisione rispetto ai numeri della raccolta differenziata, rimodulando subito e senza scuse l'obiettivo del 35% al 2013 ipotizzato dall'Ama rispetto a quanto stabilito dalle normative nazionali, identificando modalità di estensione del porta a porta e di potenziamento nel frattempo della differenziata stradale».