Differenziata porta a porta suona la sveglia per 5 quartieri
L´obiettivo: coprire entro 90 giorni Vomero, Posillipo, Scampia, Barra e Ponticelli. Aumenteranno le isole ecologiche, stop all´uso e getta nelle mense scolastiche. Ribadito il no all´inceneritore, impianto di compostaggio a Caivano - da la Repubblica del 17.06.2011
17 June, 2011
di Roberto Fuccillo
Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli, Scampìa. Sono i nuovi quartieri che devono prepararsi alla differenziata porta a porta. È il punto principale della delibera, la prima della nuova amministrazione. L´obiettivo è portare anche qui, entro 90 giorni, la differenziata attualmente in corso in altri quartieri. I cittadini finora serviti sono 146 mila, con l´ampliamento si dovrebbe arrivare a 325 mila, praticamente un terzo della città. Il tutto con i famosi 8 milioni che il Comune conta di sbloccare a breve dalla Regione.
È l´inizio di quella che il sindaco Luigi de Magistris definisce «la nostra rivoluzione, con la quale ci assumiamo le nostre responsabilità, sperando che altri facciano altrettanto». Evidente l´allusione a Regione e Provincia, chiamate a dare il loro contributo dopo la scomparsa dal terreno di gioco del governo che non ha varato il decreto per i flussi fuori regione.
La delibera del Comune ha soprattutto una parola magica, quella dei 90 giorni. Entro questo tempo bisogna mettere in piedi questa prima estensione della differenziata. In più l´Asìa deve redigere un piano per allargarla poi all´intera città e per ridurre la produzione a monte di rifiuti. Compiti complessi per la società appena ristrutturata. Il cui nuovo consigliere di amministrazione, Raffaele Del Giudice, era ieri a Palazzo San Giacomo per cominciare a orientarsi.
Nel frattempo l´amministrazione provvederà nei prossimi giorni a varare altre misure: lo stop ai materiali usa e getta nelle mense scolastiche, il divieto di pubblicità postale non autorizzata, la vendita di prodotti alla spina, la vendita di prodotti ortofrutticoli defoliati, il coinvolgimento della grande distribuzione nel recupero di prodotti freschi invenduti.
C´è poi il problema degli impianti. Entro 15 giorni è fissata l´approvazione del cronoprogramma per il completamento delle isole ecologiche già previste. Poi entro 60 giorni si elaboreranno gli atti per aumentare le isole ecologiche e metterne in campo anche di mobili, e per ristrutturare tre impianti di compostaggio. Uno in realtà è praticamente pronto, è quello di Caivano. Secondo l´assessore Tommaso Sodano può smaltire 35000 tonnellate l´anno di frazione organica, materiale per il cui trasferimento oggi si pagano 6 milioni l´anno. Previsti poi accordi con i relativi consorzi per il recupero del legno e della carta.
Cruciale poi il punto del sito di trasferenza, di stretta competenza del Comune. È una delle questioni che è sempre stata rimproverata alla passata amministrazione. De Magistris e i suoi ora decidono che l´Asìa strutturerà un impianto in tal senso, d´intesa con l´ufficio flussi della Regione e la SapNa provinciale. Per ora la condizione posta dal Comune è che i rifiuti non vi sostino più di 72 ore.
Infine la questione delle questioni, il termovalorizzatore. La delibera sancisce che il Comune intraprenderà nelle sedi opportune «ogni azione tesa alla individuazione di una soluzione che escluda la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est, in quanto non ritenuto necessario». Insomma non una mossa autocratica, ma una azione di convincimento verso gli altri, a cominciare dalla Regione di Caldoro.