Berlusconi al sindaco "Devo intervenire io"
Il primo cittadino al premier: "Ha abbandonato la città a se stessa". De Luca: In de Magistris c´è una difficoltà a comprendere il problema – da La Repubblica Napoli del 23.06.2011
23 June, 2011
Roberto Fuccillo
ORA è rissa politica. C´è il botta e risposta fra Berlusconi e il sindaco de Magistris, ovviamente: «Come sempre dovrò intervenire io - dice il primo - Vedo che de Magistris non ce l´ha fatta in cinque giorni». La replica: «Berlusconi fa sorridere, ha abbandonato Napoli a se stessa».
Ma la vera bomba scoppia in Consiglio regionale. Dove la maggioranza approva una mozione che chiede la riapertura di Macchia Soprana a Serre, ma afferma anche che «l´unica soluzione credibile per risolvere l´emergenza rifiuti sia l´apertura di una discarica nella città di Napoli e l´individuazione di siti di discarica comprensoriali per il napoletano». Insorge l´opposizione, che abbandona l´aula. Il dipietrista Nicola Marrazzo dice quello che tutto il centrosinistra pensa: «É un maldestro tentativo di boicottare l´amministrazione de Magistris». Più tardi protestano il Pd e Sel.
La tesi è che a Napoli un sito del genere non c´è. Anche se l´incertezza sul cosiddetto piano alternativo del Comune alimenta in città preoccupazioni sulle possibili soluzioni, dall´allargamento del sito di trasferenza di Ponticelli a quello della discarica di Chiaiano. Ma un inatteso attacco viene a de Magistris anche dal collega salernitano Enzo De Luca: «C´è una ingenuità, una difficoltà a comprendere il problema. A Napoli non c´è da dare scadenze, ma c´è da fare le nottate per definire un piano industriale serio con obiettivi credibili. E lascerei perdere la camorra: rischia di diventare un alibi».
Intanto a Roma il presidente della Provincia Luigi Cesaro fa sapere di aver discusso con Berlusconi del da farsi. «Mi ha assicurato che adotterà una iniziativa istituzionale che consentirà di risolvere l´attuale crisi», dice Cesaro. Una girandola di colloqui, che ha coinvolto anche i parlamentari del Pdl, nonché i ministri Prestigiacomo e Calderoli. «Abbiamo concordato una serie di iniziative e incontri che nei prossimi giorni e nella prossima settimana approderanno all´iniziativa istituzionale». Una cosa pare dunque chiara: oggi non ci sarà nessun decreto. Semmai si lavora a riaprire il dialogo con le Regioni, come in fondo spiega in Regione l´assessore Giovanni Romano: «Abbiamo chiesto alla Conferenza delle Regioni una convocazione urgente per riprendere i contatti con quelle regioni che già sono state disponibili a ricevere i nostri rifiuti». Si parla in particolare di Emilia-Romagna e Toscana. E parallelamente, ecco la richiesta al governo: «Una interpretazione dell´articolo 184 del codice dell´ambiente - dice Romano - o una norma di accompagnamento particolare per la situazione particolare della Campania». L´articolo in oggetto è quello che definisce le caratteristiche dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali: la famosa sentenza del Tar Lazio ha sancito che quelli campani non possono essere classificati come speciali e dunque non possono viaggiare senza intese fra le Regioni. In un modo o nell´altro questa interpretazione va rivista. Ci potrebbe arrivare il Consiglio di Stato il 15 luglio, discutendo il ricorso avverso il Tar. Ma sarebbe meglio che ci arrivasse Berlusconi prima. Altrimenti, dice Romano, «è stato di emergenza».