Consiglio dei Ministri: ordine del giorno senza rifiuti ma il decreto potrebbe arrivare "fuori sacco"
Niente rifiuti nell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di giovedì 30 giugno. Il decreto per il trasferimento dell'immondizia della Campania verso altre regioni potrebbe comunque approdare a Palazzo Chigi fuori dal calendario della riunione. Prima del CdM vertice con le Regioni. E tra meno di due giorni si rischia una nuova emergenza: 2 siti di stoccaggio provvisorio sono saturi
29 June, 2011
Durante il Consiglio dei Ministri convocato per giovedì 30 giugno alle ore 15 si parlerà della manovra finanziaria, sarà analizzato un disegno di legge delega per la riforma fiscale e dell'assistenza, oltre alle norme per la protezione dei vitelli e dei suini ma, salvo sorprese dell’ultim’ora, non sarà emanato il decreto che avrebbe consentito il trasferimento della spazzatura anche fuori dai confini della Regione Campania. Questo nonostante il decreto rifiuti sia stato sollecitato dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, e nonostante le rassicurazioni di Silvio Berlusconi della scorsa settimana.
Il decreto sui rifiuti potrebbe giungere domani 'fuori sacco' in Cdm secondo indiscrezioni diffuse in serata. L'obiettivo del governo è di "varare al più presto il provvedimento tenendo conto delle disponibilità in questa materia delle Regioni. Tant'è che è previsto, prima del Consiglio dei ministri, un incontro fra esecutivo e Regioni, intorno alle 13,30, per fare il punto e valutare le disponibilità a ricevere e trattare i rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli". In base a questa disponibilità sarà messo a punto il testo del provvedimento che passerà poi al vaglio della riunione del Cdm.
Siti. Se il governo non dovesse prendere alcun provvedimento a sorpresa il ritorno alla situazione d’emergenza sarebbe inevitabile, e vanificherebbe gli sforzi fatti in questi giorni dal comune di Napoli. Sforzi che hanno permesso un lento ma progressivo ritorno alla normalità.
Tra meno di due giorni i due siti di stoccaggio provvisorio (quello di Caivano-capannone Igica capienza 3500 tonnellate, e quello di Acerra della Italiambiente, 3000 tonnellate) saranno colmi e quindi, se non si trova una soluzione, i camion Asìa dovranno interrompere la super raccolta che ha permesso alla città di tornare in condizioni di vivibilità nelle ultime 72 ore.