Gli angeli della monnezza salveranno Napoli?
Sulle pagine di Repubblica l’appello di Adriano Sofri che auspica una mobilitazione volontaria per pulire Napoli dai rifiuti così come avvenne a Firenze dopo l’alluvione del ’66. Le reazioni, tra chi è pronto a partire e chi crede che a Napoli gli angeli della monnezza ci sono già
30 June, 2011
“Se a Napoli arrivassero gli angeli della monnezza”. E’ il titolo dell’appello lanciato da Adriano Sofri sulle pagine di Repubblica del 28 giugno (link al testo in fondo all'articolo). Sofri paragona la situazione attuale di Napoli con l’alluvione di Firenze del ’66 ed auspica anche per la città partenopea una mobilitazione di volontari così come avvenne nel capoluogo toscano dopo l’alluvione. “Immagino come un dopoguerra – scrive Sofri - un film di persone che scendano in strada a prendere ciascuna il proprio sacco di spazzatura e se ne rientrino in casa. Confronto la monnezza a Napoli col fango dell'Arno a Firenze nel 1966. Che cos'hanno in comune, direte, a parte l'impiego metaforico del termine alluvione anche a Napoli?”.
Una richiesta di solidarietà e mobilitazione arrivava qualche giorno prima anche da “Tutti per Napoli, tutti a Napoli”, l’appello di Pippo Civati e Francesco Nicodemo: “I network, le comunità, i cittadini di tutt’Italia – scrivono i due esponenti del Partito Democratico - devono mobilitarsi attraverso la rete e far sentire forte la propria voce e, ciascuno a suo modo, informare, educare, partecipare, sostenere de Magistris e la sua giunta”.
Le reazioni all’appello lanciato da Sofri sono contrastanti. Tra i commenti pubblicati su Repubblica.it c’è chi è già pronto a partire: “Se avessi qualche anno meno – scrive Belota43 - dei miei quasi70, ci andrei eccome a Napoli, a dare una mano, anche solo per esprimere tutta la mia solidarietà ad una città meravigliosa e ai suoi meravigliosi abitanti”. “Napoli deve essere aiutata da tutta Italia – scrive Sei101 - nessuno si può tirare fuori, meno che mai il Nord Italia". Di taglio opposto alcune risposte che circolano sul web. “Gli angeli della monnezza salveranno Napoli dal baratro. Questi angeli sono i cittadini che in questa nuova e drammatica emergenza si stanno autoorganizzando per smaltire i rifiuti in modo alternativo come gli abitanti del Parco della Madonnina a C.so Vittorio Emanuele che hanno inaugurato la prima compostiera condominiale riducendo del 50% la produzione dei rifiuti a cui si sono aggregati gia' altri 11 condomini". E’ quanto hanno dichiarato il commissario regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed Enrico Durazzo di Napolimania. “Caro Sofri, a Napoli gli angeli della monnezza ci sono già” scrive Ciro Pellegrino sul sito Linkiesta: “Se la catastrofe toscana ebbe i volontari, la malattia campana ha generato al suo interno gli anticorpi. Non si vedono e fanno fatica, ma stanno combattendo la loro battaglia. Assocazioni, comitati, singoli cittadini: nella città anarchica degli individualismi molti vogliono fare la loro parte. La gente dei Quartieri Spagnoli, dopo la rivolta popolare a causa dei cumuli di immondizia, ha iniziato una sorta di autoregolamentazione: teli sui cassonetti fino alle otto di sera e, solo dopo, il via libera per gettare i sacchetti, così non si riempiono già dalla mattina. Al rione Sanità le donne dei “bassi” sono come sentinelle della spazzatura: chi tenta di gettare divani, frigoriferi, televisori, in barba ad ogni norma, viene costretto a fare dietrofront”.
Se a Napoli arrivassero gli angeli della monnezza - L'appello e i commenti da Repubblica.it del 28.06.2010