Si chiama Scuolabus l'antidoto al traffico
Il neo assessore ai servizi educativi del Comune di Torino Grazia Pellerino, dopo l'ampliamento del Pedibus per l'anno scolastico 2011-2012, ha messo in cantiere il progetto dello scuolabus elettrico, arruolando i nonni del quartiere come accompagantori dei bambini. Primo test sulla linea 3
01 July, 2011
Sara Strippoli
Torino come le città inglesi o americane, dove i papà visti miliardi di volte nei film accompagnano i bimbi alla fermata e il pullmino passa a prenderli per portarli a scuola.
Maria Grazia Pellerino, neo assessore ai servizi educativi del Comune, ha in mente una città della scuola più sostenibile e vicina all´ambiente, con uno scuolabus elettrico che passi a prendere i bimbi alla mattina e volontari del quartiere che si offrano di portare i bambini a scuola a piedi, mentre le mamme possono restare a casa, andare a lavorare senza affanni e soprattutto evitare di inquinare prendendo l´auto, spesso per pochi chilometri. Nonni in prestito in orario mattutino, consapevoli di impiegare una parte del loro tempo libero per una giusta causa.
Pellerino pensa che per l´ampliamento del progetto Pedibus si possa partire già dal prossimo anno scolastico, dopo aver consultato le circoscrizioni e valutato la disponibilità dei cittadini del quartiere. Per il pulmino Star, invece, parlerà con il Gruppo torinese trasporti e il progetto potrebbe partire in via sperimentale in una delle circoscrizioni tradizionalmente più congestionate dal traffico: "Penso ad esempio alla Spina 3. Potremmo partire di lì e verificare quante adesioni ci sono e se il progetto è gradito e funzionale", suggerisce.
Cambiamenti graduali ma indicativi della Torino in era Fassino, che ai progetti per l´infanzia e per una città più sostenibile dal punto di vista ambientale ha riservato uno spazio importante delle sue linee guida. Un altro tassello del cambiamento di prospettiva è la possibilità di incentivare l´uso dei mezzi pubblici, con una tessera Gtt ricaricabile senza limite di tempo (non il tradizionale abbonamento mensile) che consentirebbe ai genitori di viaggiare sui mezzi con un tariffa molto scontata dedicata alla mobilità delle famiglie anche in orario extra-scolastico «perché siano davvero effettivi i diritti di partecipazione dei bimbi alle opportunità che la città offre». Il pomeriggio si può usare la tessera famiglia per andare a vedere una mostra o andare in palestra preferendo tram e autobus all´auto privata.
In questa rivoluzione dolce ipotizzata dal neo assessore ai servizi educativi, anche una spinta verso l´idea di riutilizzo di mezzi e strumenti usati nel privato o nel pubblico e che invece di essere dismessi possono andare alle scuole per compensare i problemi economici che spesso impediscono l´innovazione degli strumenti scolastici. Pellerino pensa ad esempio ai computer, che nelle scuole elementari comunali sono ancora insufficienti rispetto alle richieste di una moderna didattica. "Ho avuto già l´offerta da una banca, che mi ha detto di essere disponibile a trasferire al nostro assessorato settecento computer usati. Per noi utilissimi: possiamo darli alle scuole che ne hanno più bisogno". Altre banche e uffici potrebbero seguire l´esempio, auspica l´assessore "con un vantaggio evidente anche sul piano educativo, un´ottima occasione per spiegare ai bimbi il valore del riuso e del riciclo e dei sistemi open source, cioè con licenza non proprietarie e quindi a costo zero".