Rinnovabili, la Danimarca punta al 100% entro il 2050
Il governo di Copenaghen ha varato un piano energetico che prevede l'addio alle fonti fossili entri il 2050. Per quella data, il fabbisogno energetico nazionale dovrà essere soddisfatto solo con le fonti rinnovabili, a cominciare da eolico e biomasse. Un rapporto della Commissione danese sul clima rivela che l'obiettivo è realistico
04 July, 2011
È già un modello di sostenibilità, soprattutto dal punto di vista energetico, ma ora la Danimarca punta davvero a un risultato ambizioso: affrancarsi del tutto dai combustibili fossili entro il 2050. L'obiettivo è contenuto nel nuovo piano energetico nazionale varato dal governo di Copenaghen, che promette appunto di arrivare, in meno di 40 anni, a soddisfare il totale fabbisogno elettrico danese solo con le fonti rinnovabili. Un target alla portata del piccolo Paese nordeuropeo, almeno secondo la Commissione nazionale sul cambiamento climatico, che l'anno scorso ha pubblicato uno studio (vedi allegato) in cui proprio il 2050 è indicato come l'anno in cui la Danimarca potrebbe dire addio a carbone, gas e petrolio.
La strada da fare, certo, è ancora tanta, ma in effetti il Paese della Sirenetta è già molto avanti in materia di sostenibilità energetica. Solo grazie all'eolico, infatti, viene già esaudito il 20% della domanda energetica nazionale. Proprio il vento dovrà dare il contributo principale al raggiungimento dell'obiettivo per il 2050. Già entro i prossimi 9 anni, ad esempio, gli impianti eolici dovranno coprire, secondo la strategia del governo, il 42% del fabbisogno complessivo, per poi arrivare addirittura al 100% tra una quarantina d'anni. E se il vento non dovesse essere sufficiente, la Commissione sul clima indica le biomasse come l'altra fonte energetica con i maggiori margini di sviluppo.