Altri 400 mila euro per rallentare le auto: il Comune estende le Zone 30
Un pacchetto, ereditato dalla precedente amministrazione,di oltre 400 mila euro per la sicurezza di pedoni e ciclisti. in cantiere iniziative e opere per ridurre il numero di incidenti - da Repubblica del 2-07-2011
04 July, 2011
Diego Longhin
Rotonde, nuovi spartitraffico, dossi agli incroci e zone 30 per frenare chi pigia troppo sul´acceleratore. Un pacchetto da oltre 400 mila euro, di cui 240 mila euro a carico del ministero dei Trasporti e della Regione. A tanto ammonta il contributo che riceverà l´assessorato alla Viabilità di Palazzo Civico per realizzare interventi su vie e corsi dove la sicurezza di pedoni e ciclisti è messa a rischio.
Il piano prevede di sperimentare diverse formule per ridurre il numero di incidenti. In particolare i tecnici del Comune interverranno su via Reiss Romoli, uno degli assi più trafficati dell´area Nord della città, dove verranno costruiti spartitraffico per evitare pericolose inversioni a "u" dei mezzi e contromano, oltre a salvagente in corrispondenza degli attraversamenti. In strada Lanzo, verso Venaria, altro tratto di strada dove si registra un´alta statistica di incidenti, si realizzerà una rotonda, per canalizzare meglio il traffico e rallentarlo, e si istituirà una zona a 30 chilometri all´ora, con tanto di dossi, per limitare ulteriormente la velocità. «Tutto questo ha l´obiettivo di mettere in sicurezza i pedoni e ciclisti - spiega l´assessore alla Viabilità, Claudio Lubatti - i più esposti ad incidenti e i più indifesi.
Il pacchetto è un´eredità della passata amministrazione. Abbiamo però subito approvato la convenzione con la Regione per realizzare tutti gli interventi non appena abbiamo avuto il via libera sul finanziamento statale e regionale».
Altre vie dove saranno realizzate opere per rendere più sicura la strada e la circolazione, in particolare via San Marino e corso Vercelli. Nel primo caso verranno realizzati attraversamenti pedonali rialzati, nel secondo, invece, saranno realizzate delle banchine e verranno ampliati, in corrispondenza delle strisce, i marciapiedi.
Una delle prime cause degli incidenti, anche in città, è la velocità. Tanto che l´ex assessore alla Viabilità, Maria Grazia Sestero, nei punti dove il numero di sinistri e la mortalità era elevata aveva inserito velox fissi, come in corso Regina Margherita e in corso Moncalieri. Il destino del secondo impianto, dopo che la prefettura ha deciso che la strada non è adatta per rilevamenti permanenti della velocità e le telecamere si sono spente per sempre, è ancora un´incognita.
L´idea era quella di spostare il macchinario su corso Unità d´Italia, altro asse dove è prevista l´installazione di un velox. Ma il trasloco sembra difficile da realizzare. A livello tecnico l´impianto di corso Moncalieri è considerato superato: ci sono telecamere e rilevatori più all´avanguardia. E poi il sistema non permetterebbe la copertura di tutte le corsie di corso Unità d´Italia. I tecnici sostengono che sarebbe meglio optare per un nuovo impianto senza arrivare a gestire ibridi che creerebbero solo problemi. Il problema è che dell´investimento di corso Moncalieri, 580 mila euro, si potrà recuperare ben poco.