Il fotovoltaico è la fonte del futuro: parola dell'Associazione internazionale degli ingegneri elettrici
La più grande associazione professionale nel settore dell'innovazione tecnologica non ha dubbi: l'energia fotovoltaica diventerà presto più conveniente delle altre fonti energetiche e darà un contributo decisivo nella lotta ai cambiamenti climatici. Occorrono, però, politiche adeguate, anche in materia di efficienza energetica
05 July, 2011
Non solo ecologico. Presto il fotovoltaico potrebbe essere anche la fonte energetica più conveniente dal punto di vista economico. A sostenerlo è l'Institute of electrical and electronics engineers (Ieee), associazione professionale che opera per la promozione dell’innovazione tecnologica in circa 160 Paesi (è la più grande del mondo nel suo genere, ndr). È per questo che, secondo la Ieee, l'energia fotovoltaica diventerà, in un futuro non tanto remoto, «uno degli elementi cruciali per la soluzione dei problemi energetici mondiali a medio e a lungo termine». A far sbilanciare fino a questo punto l'associazione internazionale è il rapido calo del costo dell’energia elettrica ricavata dal sole, a fronte di quella prodotta con le fonti energetiche tradizionali. La grid parity, ovvero la parità di costo tra un kilowatt solare e un kilowatt “fossile”, è infatti sempre più vicina, grazie allo sviluppo tecnologico e all'aumento dei moduli solari installati nel mondo.
Secondo l'Institute of electrical and electronics engineers, dunque, il fotovoltaico potrebbe arrivare a fornire entro il 2050 l’11% della produzione mondiale di elettricità, pari ad una potenza installata di 3 milioni di Megawatt. Una crescita che permetterebbe all'umanità di evitare l'immissione in atmosfera di circa 2,3 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno. Praticamente le attuali emissioni di Russia e Giappone messi insieme. Una prospettiva entusiasmante, che per tradursi in realtà necessità però, secondo l'Ieee, di un ulteriore sforzo da parte della politica internazionale. Per consentire il definitivo boom del fotovoltaico, infatti, è necessario abbassare ancora i costi della tecnologia e investire maggiori risorse nel settore dell'efficienza energetica.