Smog, Ecopass per i camion in tutta la città
di Gianni Santucci, dal Corriere della Sera del 15 luglio 2011
15 July, 2011
Nuovi divieti per i camion, i grossi furgoni e i mezzi «da cantiere». Che sono pochi (24 mila), vecchi, quasi tutti diesel e molto inquinanti: da soli producono un quarto delle polveri sottili scaricate dal traffico nell'aria di Milano. La nuova strategia contro lo smog della giunta Pisapia riprende il modello Londra: Ecopass in centro, nella city , e «zona a bassa emissione» ( low emission zone ) estesa a tutta la città. L'obiettivo è «colpire» una porzione ridotta di mezzi, che da soli inquinano però come centinaia di migliaia di auto.
IL VERTICE - Il progetto sarà discusso in un vertice programmato per oggi pomeriggio in Comune. L'Ecopass scadrà il prossimo 30 settembre. E, prima di quel giorno, il sindaco Giuliano Pisapia dovrà presentare il suo piano di politica ambientale. Lo farà in un anno critico per lo smog: dopo essere scesa appena nel 2010, la media annuale di Pm10 del 2011 è risalita finora a 49 microgrammi per metro cubo (la legge europea fissa la soglia a 40). Dopo settimane di studio, tecnici e dirigenti presenteranno quattro ipotesi per il futuro. C'è la trasformazione di Ecopass in congestion charge : dal principio «chi più inquina più paga», a «tutti pagano» l'ingresso nei Bastioni. Obiettivo: ridurre il traffico. Un'altra possibile modifica dell'Ecopass prevede alcune «finestre» durante la giornata per incentivare i furgoncini del trasporto merci a entrare nelle ore di minor traffico (non tra le 8 e le 10, né tra le 17 e le 19). La terza linea di intervento, non alternativa, sarebbe un Ecopass «più severo» da programmare solo per i mesi invernali dell'emergenza smog. Il progetto più ambizioso, probabilmente più efficace per ridurre il Pm10, e allo stato attuale più avanzato, è però la low emission zone.
LA SPERIMENTAZIONE - Si parte dal dato che un vecchio camion diesel Euro 0 inquina anche cento volte più di una macchina. I mezzi pesanti più vecchi (gli Euro 0, 1 e 2 sono oltre il 60% del totale) non potrebbero circolare in inverno, come prescrive la Regione. Ma i controlli sono stati finora scarsissimi e la legge ha un'efficacia minima. Dall'altra parte ci sono gli incentivi, sempre del Pirellone e in gran parte inutilizzati, per montare proprio su quei mezzi i filtri antipolveri che abbattono fino al 90 per cento del Pm10. Ecco allora la chiave: creare una rete capillare di controllo che scoraggi la circolazione dei vecchi camion e spinga i proprietari a montare i filtri. La soluzione è stata a lungo esaminata in Comune con Assimpredil e Legambiente. L'associazione dei costruttori condivide a pieno il progetto che, oltre al valore ambientale, offre una nuova garanzia di monitoraggio dei mezzi contro le infiltrazioni criminali nell'edilizia e nel «movimento terra». Il protocollo è già scritto e nei prossimi giorni potrebbe essere firmato.
Tecnicamente funzionerà così: ogni camion, furgone, betoniera pullman dovrà avere una vetrofania (un grosso bollino) sul parabrezza. I bollini saranno di diversi colori, collegati al livello inquinante del mezzo, e avranno una sorta di microchip/segnalatore all'interno. All'ingresso dei cantieri, e in una serie di punti della città, ci saranno antenne che in radiofrequenza «leggeranno» il passaggio dei mezzi. In questo modo (con i bollini e i segnali radio), già l'applicazione della legge regionale dovrebbe passare a un livello di rispetto quasi totale.
La sperimentazione dovrebbe partire il prossimo inverno, con almeno un migliaio di mezzi. Adesione, per ora, volontaria. Entrata a regime dall'inverno successivo, quando il Comune potrebbe fissare anche un sistema di tariffe per i camion sul modello di Ecopass. I vantaggi sono tutti collegati: agevolazione a chi avrà la vetrofania/bollino; spinta a usare gli incentivi regionali per trasformare i camion più vecchi in mezzi «puliti»; intervento che taglia un'enorme fetta di emissioni toccando un gruppo limitato di mezzi. E soprattutto un provvedimento antismog che esce dal centro e si allarga a tutta la città (alcuni Comuni della prima fascia dell'hinterland potrebbero partecipare al progetto, alcuni contatti sono già in corso). Ultimo dato, da non trascurare: dopo l'Ecopass, con questa low emission zone la Milano di Giuliano Pisapia potrebbe riportarsi all'avanguardia tra le più moderne metropoli europee che lottano contro l'inquinamento.