Boscovittorio, una città più verde è possibile
Da giovedì 14 luglio parte una sei giorni di iniziative serrate rivolte a tutti, ma in particolare ai ragazzi e ai bambini dei centri estivi torinesi cui realtà come la Società italiana arbicoltori, o Scienza attiva - tra le altre -, insegneranno a diventare ‘paesaggisti per un giorno’
15 July, 2011
La bambina che corre a piedi nudi sull’erba ridendo, in una piazza Vittorio inondata dal sole di mezzogiorno, è un’immagine più significativa di mille parole. Ed è lei la più fotografata di oggi, alla conferenza stampa di apertura di ‘Boscovittorio’, un’iniziativa (gli organizzatori preferiscono chiamarla preview) che potrebbe riassumersi così: vi facciamo ‘assaggiare’ per sei giorni una piazza allestita con un boschetto di faggi, aceri e platani, e vi mettiamo a disposizione, sempre in piazza, un bel po’ di prato, per dimostrare che più verde è possibile, anzi più bello, e pure più economico.
Il progetto è cresciuto grazie a sponsorizzazioni singolari: chi ha contribuito regalando la struttura di legno dove si svolgeranno le attività; chi fornendo banda larga agli hot spot dislocati in Piazza Vittorio con navigazione gratuita per 60 minuti; chi (gli esercenti di zona) offrendo ai cittadini un concerto sul prato di musica messicana dal vivo, oppure – sabato sera dalle 20 – invitando i cittadini a un originale e rinfrescante aperitivo ‘a piedi nudi’.
Da giovedì 14 luglio a mezzogiorno, quindi, quando gli Assessori Lavolta e Curti (ambiente e arredo urbano) hanno battezzato ufficialmente ‘Boscovittorio’, parte una sei giorni di iniziative serrate rivolte a tutti, ma in particolare ai ragazzi e ai bambini dei centri estivi torinesi cui realtà come la Società italiana arbicoltori, o Scienza attiva - tra le altre -, insegneranno a diventare ‘paesaggisti per un giorno’: venerdì 15 e martedì 19 luglio i progettisti ‘in erba’ riceveranno per l’occasione una bustina di semi in regalo. Oppure nel gioco-laboratorio ‘energia al bivio’ (martedì 19, al mattino) potranno ripercorrere una tipica giornata dotati di un personale ‘borsellino dell’energia’: la sfida sarà arrivare a sera facendosela bastare. Uno scienziato del Cnr spiegerà loro che “Cos’è il global warming”, e ci sarà anche il bosco dell’intercultura, a cura del servizio civile giovani immigrati della Città.
“Ma tutto questo non vuol essere un evento isolalo – hanno ribadito i due assessori – ma un episodio. Queste stesse piante, a novembre, saranno piantate al Parco Colonnetti, e ogni cittadino potrà contribuire, nella misura in cui lo desidera, a costruire il bosco dei 150 anni che nascerà”.