Riceviamo e pubblichiamo. Foggia, città autocentrica: troppi ciclisti vittime nell’ultimo anno
L’Associazione di Volontariato Cicloamici Foggia FIAB, poichè negli ultimi 14 mesi sono morti tre ciclisti, chiede un forte impegno di tutti gli amministratori locali per mettere al centro della pianificazione territoriale la mobilità sostenibile. L'incontro con il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Foggia, ing. Castello, non ha tuttavia portato risultati concreti
20 July, 2011
Negli ultimi 14 mesi sono 3 i ciclisti che hanno perso la loro vita in modo drammatico mentre pedalavano nella periferia della città di Foggia. Fattore comune a questi tragici incidenti, un automobilista che viaggia a grande velocità, incurante di tutto ciò che la sua auto potrebbe spazzare via, fosse anche una vita umana. Proprio la strada ove sono avvenuti due dei tre decessi, la provinciale che collega Foggia ad Ordona, alcuni anni fa era stata in buona parte dotata dal Comune di Foggia di una pista ciclabile, realizzata purtroppo con il solo intento di spendere i soldi della Unione Europea. Da subito inutilizzabile perché progettata male, oggi è scomparsa sotto l’aratro degli agricoltori frontisti.
Queste morti sono la dimostrazione che in tema di sicurezza, per gli utenti deboli della strada, quasi nulla è stato fatto e soprattutto che per i ciclisti nulla si intende fare. Questo è emerso da un incontro che l’Associazione Cicloamici Foggia FIAB ha avuto giorni fa con il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Foggia, ing. Castello. In tale incontro si è fatto notare al Dirigente che tutti i lavori che riguardano la realizzazione di nuove strade o la loro straordinaria manutenzione devono prevedere - secondo il Codice della Strada - la contemporanea costruzione di piste ciclabili. La risposta del Dirigente è stata semplice e sconfortante. La Provincia di Foggia si preoccuperà di adempiere a questa legge solo se e quando tutte le strade della provincia saranno riparate e messe in condizione di sicurezza per le automobili, il che equivale a dire mai e soprattutto che un eventuale ciclista morto non vale come un automobilista morto. Purtroppo i nostri amministratori hanno ancora una visione semplicistica del concetto di mobilità sostenibile, legando esclusivamente alla pratica di un simpatico hobby l’uso della bicicletta che invece è, e sempre più sarà, una scelta obbligata per un futuro con minor traffico ed inquinamento e con migliore sicurezza stradale e qualità della vita.
L’Associazione di Volontariato Cicloamici Foggia FIAB chiede un forte impegno di tutti gli amministratori locali per mettere al centro della pianificazione territoriale anche la mobilità sostenibile, premessa fondamentale affinché tutti gli utenti della strada, che hanno pari diritto di muoversi in sicurezza, possano convivere senza ricorrenti tragedie.
comunicato stampa - L’Associazione di Volontariato Cicloamici Foggia FIAB