Caso Ikea a La Loggia (Torino). La posizione di chi difende il territorio agricolo attorno alle città
"Favorevoli ad Ikea, ma non scelga terreni agricoli" è stata la richiesta del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, alla multinazionale svedese per la localizzazione di un secondo punto vendita in Piemonte. Ed Ikea sospende il progetto. Coldiretti, Legambiente e Pro Natura appoggiano la posizione della Provincia
27 July, 2011
La decisione della Provincia di Torino
“La Provincia di Torino è favorevole ad un nuovo insediamento di Ikea sul proprio territorio oltre a quello di Collegno, a patto però che la multinazionale svedese non scelga per localizzarsi un terreno agricolo. Le percentuali di consumo di suolo nel torinese non ci consentono di procedere ad ulteriori compromissioni di aree libere”. Il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ha sintetizzato così il parere negativo che la Giunta provinciale ha espresso il 22 luglio alla richiesta del Comune di La Loggia di trasformare da agricola a commerciale ben 16 ettari di terreno. Si tratta dell'area individuata dalla multinazionale svedese per la collocazione del suo secondo punto vendita in Piemonte (dopo quello di Collegno): un'area a ridosso della tangenziale Sud, lungo il confine con Moncalieri, in una zona agricola adiacente al Parco naturale del Po. “Abbiamo detto no ad una grande operazione immobiliare - ha precisato il presidente Saitta - non all’insediamento di Ikea: a pochissima distanza da quei terreni agricoli ci sono aree produttive dismesse o già destinate al commercio dove Ikea potrebbe benissimo collocare il suo nuovo centro”.
Ikea sospende il progetto
Dopo la decisione della Provincia, il 25 luglio Ikea Italia ha comunicato la sospensione del progetto. “Questa risposta negativa – si legge in un comunicato dell'azienda - dopo sei conferenze dei servizi delude le aspettative per una ricaduta occupazione di oltre 250 posti di lavoro e porta il Gruppo IKEA a decidere di sospendere l’investimento di quasi 70 milioni di euro su tutta la regione Piemonte e una sua riallocazione nel Sud Europa. Per IKEA quella di La Loggia rappresentava infatti l’unica localizzazione possibile per un secondo punto vendita in Regione”.
Saitta replica ad Ikea
Dopo la decisione di Ikea di sospendere il progetto, il presidente della Provincia respinge al mittente le accuse mosse dalla multinazionale svedese. “Se proviamo a capire i motivi dell’ostinazione con cui Ikea Italia indica nel suo ultimatum quella di La Loggia come unica localizzazione possibile per un secondo punto vendita in Piemonte - ha affermato il presidente della Provincia, Antonio Saitta - ci rendiamo facilmente conto che l’area agricola prescelta con il cambio di destinazione urbanistica acquisterebbe un valore di almeno 20 milioni di euro e Ikea realizzerebbe immediatamente una plusvalenza enorme. In questo modo tutti possiamo essere abili a fare gli imprenditori”.
Coldiretti e le associazioni ambientalisti plaudono alla scelta della Provincia
La decisione della Provincia di Torino ha ricevuto l'appoggio della Coldiretti e delle associazioni ambientaliste che si sono schierate a difesa del suolo agricolo. «Apprezziamo il parere negativo che la Giunta provinciale ha espresso rispetto all’ennesima trasformazione da agricola a commerciale – ha dichiarato la Coldiretti Torino -. Per i coltivatori, il giorno 22 luglio 2011 sarà una data da ricordare. Finalmente una istituzione come la Provincia ha il coraggio di fermare l'indiscriminata espansione commerciale e industriale a danno di terreni agricoli”.
“Grande dimostrazione di coerenza, sul consumo di suolo si è passati dalle parole ai fatti” è stato il commento di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. In un comunicato, l'associazione ambientalista fornisce alcuni dati sul consumo di suolo nel territorio provinciale: “La provincia di Torino – scrive Legambiente - in questo ultimo ventennio ha subito un consumo di suolo che davvero lascia senza parole (7500 ettari dall'88 al 2006); tali dati dovrebbero frenarci e farci riflettere prima di divorare altri pezzi di verde. Bene quindi che alle buone intenzioni dichiarate nel Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) siano accompagnati fatti concreti e non dannose deroghe”.
In una lettera inviata al presidente Antonio Saitta, Pro Natura Torino esprime condivisione per la scelta della Provincia. Nella lettera l'associazione affronta anche l'aspetto occupazionale: “Pro Natura Torino sottolinea che i tanto strombazzati 250 posti di lavoro non si creano dal nulla. Come ha già dimostrato l’insediamento di IKEA a Collegno, i posti di lavoro originati da questa azienda, come da tutte le attività legate agli ipermercati, sono posti sottratti ad altre attività delle zone circostanti, non posti di lavoro nuovi che si assommano a quelli esistenti. Pertanto Pro Natura Torino esprime la convinzione che la scelta della Provincia non danneggia l’occupazione, problematica che richiede una visione globale e non limitata da una visione ristretta al territorio di un solo Comune”.
Il PTC - Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Torino
Il PTC (Piano territoriale di coordinamento) ha l'obiettivo generale di perseguire la compatibilità tra l'ecosistema ambientale e naturale e il sistema antropico (demografico, sociale e produttivo). Attraverso tale piano, la Provincia esplica le sue scelte strategiche, relative alle grandi infrastrutture e alle principali linee di comunicazione, alle aree di interesse ambientale da salvaguardare, alle ipotesi di sviluppo delle realtà urbane, e alle linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale.
Il 20 luglio 2010 il Consiglio provinciale ha approvato il Piano territoriale di coordinamento (PTC). “Vero modello di sviluppo per il nostro territorio – dichiarava il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – con il quale ci assumiamo la responsabilità di orientare lo sviluppo futuro del territorio con l’obiettivo di risparmiare consumo di suolo, in particolare quello agricolo di pregio”. Due le direttrici per lo sviluppo territoriale: da una parte la capacità di riconvertire le aree industriale dismesse, immaginando un nuovo disegno per queste aree a vocazione industriale e manifatturiera, dall'altra la possibilità di utilizzare il nostro suolo per investire sulle infrastrutture attraverso il recupero del mezzo su ferro, scelta prioritaria per il trasporto pubblico locale. "Non voglio frenare lo sviluppo – aggiunto Saitta - ma chiedo ai Comuni, soprattutto a quelli che in passato hanno utilizzato il proprio territorio per una politica di espansione, di mettere un freno. Non va dimenticato che negli ultimi vent'anni, mentre la popolazione del nostro territorio non è cresciuta, si è verificato un consumo di suolo libero pari a circa 750-800 ettari all'anno. Una tendenza che come amministratori pubblici è ora di contrastare".
Il Piano Territoriale di Coordinamento ha passato anche l'esame dell'assemblea regionale. Il Consiglio regionale del Piemonte il 21 luglio 2011 ha approvato il nuovo PTC della Provincia di Torino: è il primo piano di seconda generazione del Piemonte.
Saitta: “Favorevoli ad Ikea, ma non scelga terreni agricoli” - Comunicato stampa Provincia di Torino del 22.07.2011
Ikea Italia sospende investimenti e progetti in Piemonte - Comunicato stampa Ikea Italia del 25.07.2011
Replica ad Ikea. Saitta: “Vogliamo Ikea, ma non su terreno agricolo” - Comunicato stampa Provincia di Torino del 25.07.2011
Coldiretti: «Ikea si insedi su aree già compromesse. No al consumo di altro suolo agricolo» - Comunicato stampa Coldiretti del 25.07.2011
Pro Natura Torino: condivisione per la scelta della Provincia di Torino nell'esprimere parere negativo all'insediamento IKEA a La Loggia - La lettera di Pro Natura Torino inviata al Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta
Cementificazione, Torino batte Ikea 1-0 - da il blog di Paolo Hutter su il Fatto Quotidiano.it del 28.07.2011
Caso Ikea, l´uso di un terreno non riguarda solo il proprietario - L'intervento di Riccardo Bedrone, presidente dell´Ordine degli architetti di Torino. Da La Repubblica Torino del 29.07.2011
3 commenti
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30.09.2011 12:09
sarei molto felice di avere ikea proprio vicino casa,con tutte le migliorie ke ci saranno nella nostra citta',ma distruggere terreno agricolo sarebbe un peccato,nn riescono a trovare un compromesso??capannoni abbandonati o altro?
Marco
01.08.2011 15:08
MA è vero o no che il sindaco della Loggia aveva promesso di convertire terreni industriali ad agricoli per compensazione? Perché se è così allora la storia cambia un po'...
Giuliana
01.08.2011 10:08
Il ricatto dei posti di lavoro a qualunque condizione è veramente intollerabile.
Io penso che la Provincia abbia fatto bene.