Sacchetti di plastica, Cdm conferma messa al bando . DDl, ma non pubblicato.
Il Consiglio dei Ministri ha ri-confermato la messa al bando dei sacchetti di plastica usa e getta non biodegradabili " responsabili di gravi forme di inquinamento ambientale e marino e che sono non commerciabili nel nostro paese dal 1 gennaio di quest'anno". Ma per la divulgazione del testo del disegno di legge si attende la prossima Conferenza Stato Regioni prevista per il 22 settembre 2011. Riutilizzabili solo spessi oltre 400 micron?
03 August, 2011
"Il Consiglio dei Ministri ha confermato la messa al bando dei sacchetti di plastica usa e getta non biodegradabili che sono responsabili di gravi forme di inquinamento ambientale e marino e che sono non commerciabili nel nostro paese dal 1 gennaio di quest'anno". E' quanto rende noto il Ministero dell'Ambiente al termine della seduta del CdM di oggi, 3 luglio 2011.
"La normativa approvata stamani definisce meglio la portata del divieto, chiarisce i riferimenti normativi europei per la biodegradabilità dei materiali, ed è stata correttamente notificata all'Ue che la sta valutando".
Il commento del Ministro Prestigiacomo: "Con il provvedimento di oggi sono stati chiariti dubbi ed incertezze che scaturivano dalla legge del 2006 ed è stato definito un quadro normativo chiaro a difesa dell'ambiente e a favore di uno sviluppo produttivo moderno e sostenibile.
Gli italiani hanno dato prova in questi mesi di una straordinaria maturità ambientale, accettando di buon grado il divieto dei sacchetti usa e getta e utilizzando le buste biodegradabili o borse della spesa riutilizzabili. Siamo i primi in Europa ad aver messo "fuori legge" gli shopper inquinanti, con un provvedimento che ha suscitato molti consensi ed ha aperto la strada ad un ripensamento in sede UE sull'argomento.
Adesso dobbiamo andare avanti promuovendo, come stiamo facendo, la produzione di bio-plastiche che sono parte essenziale di quella filiera della nuova chimica, capace di aiutare l'ambiente e non più di danneggiarlo".
Il commento del senatore Francesco Ferrante (PD):
“E' da giudicare positivamente la scelta del Ministero dell'Ambiente di portare oggi in Consiglio dei Ministri e fare approvare un ddl che ribadisce il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica chiarendo alcuni dettagli della norma, rispondendo alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori e alle richieste dell'Unione Europea. Nel percorso parlamentare del provvedimento, che come opposizione assicuriamo sin da adesso che faremo di tutto per rendere il più rapido possibile, miglioreremo alcuni aspetti tecnici a partire da quello che stabilisce che i sacchetti riutilizzabili conformi alle nuove disposizioni sarebbero quelli di spessore superiore ai 400 micron. E’ uno spessore eccessivo che può utilmente ridursi sino a 80 micron, salvaguardando le esigenze dell'ambiente e rispondendo in maniera più coerente alle richieste del mercato".
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che nel 2007 firmò l'emendamento che ha introdotto la norma nel nostro Paese.
“La messa al bando dei sacchetti di plastica – continua Ferrante - ha incontrato il grande favore dei cittadini, tant’ è che un recente sondaggio, realizzato dall'Istituto diretto da Mannheimer, ha stabilito che il 93% degli italiani è consapevole del fatto che dal 2011 non è più possibile commercializzare gli shoppers di plastica, e 6 su 10 esprimono un consenso convinto. C'è insomma un atteggiamento positivo nei confronti della normativa in quanto, l’impegno nei confronti dell'ambiente “è giusto e doveroso” e giustifica un’imposizione di legge".
"Un'ottima notizia a cui si aggiunge l'aspetto positivo di aver introdotto modifiche per rafforzare una normativa che e' gia' un fiore all'occhiello per l'Italia, un provvedimento salva ambiente davvero all'avanguardia". Cosi' Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, commenta la conferma della messa al bando da parte del Consiglio dei Ministri di oggi dei sacchetti di plastica usa e getta non biodegradabili.
"Il chiarimento per mettere al bando anche i sacchetti tradizionali con additivi chimici -aggiunge Ciafani - che sono inquinanti quanto i sacchetti messi al bando dal 1 gennaio scorso e che hanno invaso il mercato del piccolo commercio in tutta Italia, e' poi fondamentale, mantenedo come discrimine l'uso di materiale biodegradabile e compostabile secondo la normativa EN 13432 e uno spessore che non superi i 100 micron!".
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Abbiamo raggiunto telefonicamente il senatore Ferrante per sapere se fosse a conoscenza del contenuto del ddl e se ci siano cambiamenti significativi rispetto al disegno di legge proposto ad aprile (vd. allegato). "Non ho ancora avuto modo di vedere il testo, che spero sarà divulgato prima di settembre, ma pare che ci siano delle modifiche rispetto al progetto pilota di aprile ma per ora non sono trapelate informazioni più precise. Staremo a vedere".
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Nella foto, la campagna del Ministero dell'Ambiente a favore dei sacchetti biodegradabili: "Basta plastica. Se usi borse biodegradabili, l'ambiente non ne fa le spese".
1 commenti
Scrivi un commentoAnnalisa
24.08.2011 07:08
Ho avuto modo di leggere la Relazione Illustrativa dello scempio economico che hanno intenzione di fare con questo bando. Resto dell'idea che ci sia ben altro che l'amore per l'ambiente sotto questo bando.
Scrivono che i produttori potranno continuare a produrre come sempre, SOLO che dovranno rispettare i mycron previsti (BEN 400). Insomma, si inizieranno a produrre cubetti di plastica!
Hanno preso in considerazione la normativa sbagliata (come anche sottolineato dalla Commissione Europea), ma vanno avanti, senza pensare alle conseguenze.
Il Ministero ha speso ben 1.350.000€ per le pubblicità contro gli shopper in plastica ed è pronto a stanziarne altri se necessario...non potevano destinarli agli aiuti alle imprese??
Crescita economica e ripresa dell'economia sono termini che non dovrebbero nemmeno saper leggere, questi inetti!