Pass invalidi, tutti i trucchi degli abusivi
Autorizzazioni ottenute sfruttando parenti anziani. Dilagano le schede «clonate» - da Il Corriere della Sera Milano del 03.08.2011
03 August, 2011
A. St.
Arrivano le strisce blu e le richieste di pass per disabili s'impennano. Succede nei quartieri dove il Comune ha deciso di ampliare il piano della sosta. Succede da anni, dicono i vigili. Come se il parametro per la richiesta del tagliando riservato ai portatori di handicap non siano le reali condizioni di salute, ma piuttosto la possibilità di parcheggiare gratis. C'è anche questo nel caso dei pass fantasma per gli invalidi a Milano. Così in molti si ingegnano con una nonna, una zia, magari un lontano parente, al quale far compilare la documentazione. Senza vergogna, anche se poi, come succede spesso, si viene scoperti già durante l'istruttoria.
Un malcostume o qualcosa di più. A giudicare dai commenti arrivati al sito corriere.it il fenomeno è diffuso a tutta la città. E c'è una richiesta di maggiore severità verso i truffatori: «Chi ci rimette? Ovviamente i veri invalidi obbligati a trafile sempre più complicate per rinnovare od ottenere il fatidico pass. È ignobile che chi, pur avendone diritto, ne usufruisca anche quando non trasporta l'invalido».
L'antologia dei falsi invalidi è ricca di (pessimi) esempi: chi gira con il pass scaduto da anni, chi ne ha uno clonato, chi ancora si affida a una semplice fotocopia. Casi già emersi nel corso dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Grazia Colacicco, nella quale sono indagate 81 persone. Sotto accusa ci sono anche 17 tra agenti e ufficiali della polizia locale, prevalentemente assegnati all'ufficio Settore procedure sanzionatorie del comando di via Friuli. Oltre ovviamente a decine di automobilisti accusati di aver pagato i ghisa per ottenere il pass fasullo.
Per loro è pronta la richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati sono corruzione, peculato, abuso d'ufficio, ricettazione e falso. «Purtroppo è costume italiano - scrive un lettore -. Alcuni sono coscienti ma lo fanno lo stesso. Altri pensano solo "con un tagliandino ho i parcheggi e corsie preferenziali a disposizione". Non tutti infatti si rendono conto della difficoltà per un disabile».