"Polo pediatrico e stazione" ora Acerra presenta il conto
da Repubblica - Napoli del 20 gennaio 2008
20 January, 2009
Antonio Corbo
È il 2009, l´anno di Acerra, ci siamo? Berlusconi fa sapere che verrà a tagliare il nastro, due le date. «Probabile il 23 gennaio, altrimenti il 26» è l´ultima informazione da Palazzo Chigi. Venerdì o lunedì: vuol saperlo anche il sindaco del primo inceneritore campano. Sono passati quasi dieci anni da quella gara d´appalto così opaca, cinque dalla rivolta. «Immagino la megafesta con forte impatto mediatico. A me interessa altro. Chiederò al presidente Berlusconi, prima o dopo, di venire in Comune a prendere un caffè». Acerra presenta il conto, ecco.È il patto di Acerra in tre punti. Espedito Marletta anticipa il discorso privato al premier. «Lo invito in Comune. Ospitalità, com´è nello stile della città. Ricorderò le nostre sofferenze. Dopo Montefibre era prevista una centrale termoelettrica Edison da 1280 megawatt. Fu evitata con una dura lotta. Sull´inceneritore ottenemmo 27 correttivi e non bastano. Vorrei ricordare che Acerra ha dato all´Italia, l´Italia deve qualcosa ad Acerra. Il polo pediatrico ha finanziamenti già pronti, oltre l´area. La stazione e la linea ferroviaria inquinano, sette passaggi strozzano la città, è pronta la variante. Fu annunciata l´opera quando la Sanità mondiale pubblicò i dati di malformazioni e malattie nell´ottagono della morte che comprende Acerra».
Maggio 2007, alla Mostra. Fu Bassolino ad annunciare il progetto, ma da giugno è fermo nei cassetti delle Ferrovie. Una sopraelevata con piloni di 18 metri. «L´impatto ambientale è persino peggiore. Meglio una linea ferroviaria a raso, come quella di Afragola. Un metro di incavo e due metri in superficie». Ospedale pediatrico e ferrovia le prime due richieste, ma il sindaco Marletta insiste sulla terza: controlli sull´inceneritore. Che è una sagoma tozza e scura come una fortezza nel cielo di questo gennaio buio di pioggia e vento. Una immagine desolante, per ora. Una strada orribile, con buche profonde anche 18 centimetri, sarà riparata almeno per l´arrivo di Berlusconi? Taglia orti che confinano con le montagne nere di ecoballe. Un brivido al pensiero che gli ortaggi arrivino ai mercati e sulle tavole. Ma ecco l´impianto. Il cantiere è attivo, l´esercito dentro, una "Punto" della polizia all´ingresso. Nessun cenno di protesta, l´insofferenza di Acerra ha la voce di due professionisti, Virginia Petrellese un architetto e Tommaso Esposito un avvocato. Si può giurare sul civismo del dissenso. Ormai l´inceneritore c´è, e lo stesso sindaco, in prima fila nei giorni della rivolta con il senatore Tommaso Sodano, ora ammette. «Quattro anni fa era un ferro vecchio. Oggi è un gioiello della tecnologia. Io sto vigilando». Anche Sodano è passato dal fronte del no alla mediazione per Serre, fermando gli scontri dell´estate 2007.
Sono venuti venti tecnici dell´Est per la prova della turbina, la prima linea è pronta. La seconda in primavera, la terza a giugno. Si prevede che nella seconda metà del 2009 sarà bruciato il dieci per cento dei rifiuti campani: 250 mila tonnellate. Quota doppia del 2010, quando Acerra ingoierà nei suoi forni il 20 per cento. La Campania produce due milioni e mezzo di rifiuti annui, vi sarà quindi bisogno ancora di discariche. Savignano e Sant´Arcangelo Trimonte vanno a pieno regime, prossima l´apertura di Chiaiano, il Commissariato cerca sedi. I successivi termovalorizzatori sono quelli di Salerno e Napoli Est. Un ruolo dovrebbe averlo l´Asìa di Napoli che ha elevato la raccolta differenziata al 18.6 per cento e toccherà il 30 fra un anno. Daniele Fortini, ad di Asìa, si candida: «Siamo pronti a partecipare come Asìa in tutti gli impianti nella speranza che si realizzi una rete di sinergia regionale. È un discorso che sarà meglio definito al momento di Napoli Est, ricordando che impianto e suolo sono del Comune. Il sindaco Iervolino tiene molto, Napoli ha ansia di riscatto dopo tanti problemi». È a zero il progetto casertano per Santa Maria la Fossa.
Le garanzie, Acerra non transige. La società A2A le offre con il dirigente Antonio Buonomo. Dice Marletta. «Ci assicura che sarà migliore di Brescia l´impianto, il "range" del combustibile sarà ben oltre i 600 gradi previsti, ma tra 800 e mille». Non preoccupa neanche il temuto Pm10, le "polveri minuscolate". Buonomo ha assicurato che mi sarà un filtro ulteriore che ridurrà del 30 per cento quanto già viene schermato a Brescia. La stessa A2A avrebbe assicurato l´impiego di tecnici della zona, appena possibile dopo i corsi di formazione affidati a specialisti lombardi. Poco meno di cento posti. «Vogliamo comunque il controlli di soggetti terzi», dice il sindaco.
«Non mi basta», Michele Buonomo presidente di Legambiente Campania fissa condizioni ancora più rigide. «So come vanno le cose da queste parti. A Malmoe c´è un elicottero che preleva campioni da analizzare. Anche qui un organismo indipendente con effettivi poteri di controllo sulle quantità in entrata e in uscita. Sono strutture complesse, quindi pericolose. Vigilanza estrema». Sembra una minaccia, non lo è. «Sulla sicurezza Acerra non tratta».