La tregua sull'aria condizionata nei giorni con 40 gradi
Nel 1902 il primo vero condizionatore, lo realizzò un ingegnere newyorkese - da Il Corriere.it del 23.08.2011
23 August, 2011
di Maria Laura Rodotà
Meglio, per dire, del 2003. Al Nord è piovuto parecchio, a Roma, prima del grande caldo di questi giorni, si è risentito il ponentino, il caldo bestiale non è durato molti giorni. Però, al netto delle banalità metereologiche, anche quest'estate molti di noi sono andati a lavorare con maggiore entusiasmo. Almeno noi che abbiamo in ufficio dei buoni climatizzatori. Una volta negoziata la temperatura tra i compagni di stanza che aspirano alla cella frigorifera e quelli che si metterebbero il maglione in pieno luglio, si sta bene. E neanche quelli del maglione a luglio, neanche i più ecologicamente responsabili, vorrebbero tornare ai tempi in cui bisognava farsi vento a mano, solo pochi decenni fa.
O meno, «gli europei sono stati lenti ad adottare l'aria condizionata, anche se ora sta prendendo piede anche lì», si leggeva giorni fa sulla rivista online Slate . E insomma, al di là dei luoghi comuni americani su un'Europa arretrata e cartolinesca (tipo il film «Mangia, prega, ama»; Julia Roberts arriva nella Roma contemporanea e deve scaldarsi l'acqua per il bagno sui fornelli), vale la pena di informarsi rispettosamente su questa grande invenzione. Slate pubblica una «storia dell'aria condizionata»; con prologo nei secoli bui, cioè fino alla fine dell'Ottocento. Quando l'elettricità e l'invenzione dei motori a corrente alternata permisero di produrre i primi ventilatori.
Poi, nel 1902, Willis Carrier, giovane ingegnere newyorkese, mise a punto il primo vero condizionatore. Non serviva a rinfrescare stanze abitate da umani, ma a evitare il surriscaldamento delle macchine in una tipografia. Per i successivi vent'anni, l'ingegnere lavorò a perfezionare la sua invenzione. Il suo primo condizionatore non industriale fu inaugurato il 1925 al Rivoli Theater di Times Square a Manhattan. L'invenzione si diffuse, d'estate gli americani andavano al cinema anche per stare al fresco. E, scrive Will Oremus su Slate , «non è un'esagerazione dire che l'innovazione di Carrier ha creato l'America del ventesimo secolo. Negli anni Trenta, l'aria condizionata fu installata nei grandi magazzini, sui treni (in Italia, tuttora, non sempre, ndr), e negli uffici, facendo schizzare la produttività estiva». Oggi l'86 per cento degli americani ha l'aria condizionata in casa. Oggi noi preoccupati per il pianeta cerchiamo di usarla il meno possibile. Ma possiamo preoccuparcene perché l'abbiamo, almeno in ufficio, e son belle cose.