Rimini, ripetuti sforamenti di Pm10 e mancate comunicazioni: la Procura indaga
A dicembre 2010 un esposto firmato dal movimento Cinque Stelle di Rimini denunciava ripetuti sforamenti annuali dei limiti di PM10, che non sarebbero stati comunicati dalle amministrazioni locali. Aperta ora l'indagine della Procura di Rimini. Esposto in allegato
02 September, 2011
La Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un fascicolo di indagine per inquinamento atmosferico. L'inchiesta parte da un esposto, presentato alla magistratura riminese nel dicembre del 2010, dal Movimento 5 Stelle.
Il Corpo forestale dello Stato dovrà adesso raccogliere il maggior numero di dati possibile sugli sforamenti della soglia consentita per legge della concentrazione nell'aria di polveri sottili (Pm10). Da verificare infine, se ad ogni sforamento sia poi seguita un'adeguata comunicazione pubblica.
I grillini hanno inoltre allegato all'esposto presentato in Procura l'esperienza dell'inchiesta fiorentina, dove nel 2006, il presidente della Regione Toscana e l'ex sindaco di Firenze erano stati rinviati a giudizio e poi assolti.
Queste le accuse rivolte dal Movimento a Comune, Provincia e Regione:
"Nel territorio del comune di Rimini è ben chiaro quali siano le fonti emissive principali. Una veloce occhiata alle mappe predisposte dall'ARPA è più efficace della lettura della mole di dati a disposizione. L'Autostrada A14, la Strada Statale SS16 ed alcune delle arterie cittadine principali in cui il traffico tende alla stagnazione, sono i luoghi in cui le concentrazioni di PM10 sono più elevate, ben oltre i limiti imposti dalla legge. I rilevamenti accurati effettuati da alcune amministrazioni dell'Emilia Romagna e le ricerche eseguite dall'ENEA, indicano con grande margine di certezza che le autostrade sono fra le maggiori responsabili dell'emissione di polveri sottili PM10 nell'intera Pianura Padana.
Negli ultimi anni, quelli in cui sono disponibili dati certi, dal 2005 al 2010, le concentrazioni nell'aria di PM10 nel comune di Rimini sono sempre state oltre la soglia imposta dalla legge. Vi sono delle responsabilità oggettive da parte degli enti interessati. Fra questi Comune, Provincia e Regione. Le amministrazioni pubbliche non hanno adottato azioni efficaci per potere rispettare la legge in materia di inquinamento dell'aria, come loro imposto dalla legge stessa. Alcune hanno invece attuato campagne informative che magnificano risultati ottenuti da azioni di efficacia nulla, distorcendo completamente la realtà dei fatti".
(Il testo completo dell'esposto è in allegato).