La Bolivia si è fermata per un giorno: niente scooter, niente motociclette, ovviamente niente automobili, e neppure gli autobus: nella prima Giornata Nazionale del Pedone perfino il trasporto pubblico domenica 4 settembre si è fermato, nelle 9 città che si sono già adeguate al provvedimento.

Il “Día Nacional del Peatón y del Ciclista en defensa de la Madre Tierra” viene regolato attraverso ordinanze comunali locali, ma è legge di stato dall’11 luglio di quest’anno (L. 150), e nelle prossime edizioni tutte le città del territorio nazionale dovranno adeguarsi, rispettando le modalità di applicazione del divieto previste dalla legge.

Secondo le stime dell’agenzia Reuters il divieto di circolazione, in vigore dalle otto del mattino alle quattro di pomeriggio, ha tolto dalle strade oltre due milioni di automobili.

A La Paz, la capitale governativa, che è anche una delle metropoli più trafficate del Paese, il traffico si è fermato – per questa prima edizione - dalle 8.00 alle 16.00, e le strade si sono riempite di artisti, attori e attivisti per l'ambiente, che hanno colto l'occasione per attirare l'attenzione dei passanti su clima, smog e raccolta differenziata. E' stata organizzata anche una grande maratona che ha visto migliaia di partecipanti – tra cui lo stesso Presidente Evo Morales.

Il Presidente ha ribadito l’importanza della Giornata affinché i cittadini possano riprendersi gli spazi aperti e anche la necessità di svegliare la coscienza ambientalista dei Boliviani. (Che a dire il vero è sveglissima, e infatti non ha per niente gradito il progetto di Morales di costruire un’autostrada in piena foresta amazzonica, come molti attivisti hanno fatto notare nel corso della manifestazione).

La Giornata del Pedone è stata comunque un successo, e le autorità di La Paz hanno già annunciato che a partire dal prossimo anno il divieto di circolazione si adeguerà agli orari previsti dalla Ley 150, estendendosi dalla mezzanotte del sabato fino alle 18.00 della domenica. Un’idea che è piaciuta soprattutto alle famiglie, che nelle grandi metropoli devono fare i conti con la mancanza di spazi per lasciare i bambini liberi di correre e giocare all’aria aperta.

Il testo del decreto, pubblicato sulla Gaceta Oficial del Estato Plurinacional de Bolivia si trova a questo link.