Robin tax sulle rinnovabili, l'ira di Legambiente e Wwf
Non si placano, in attesa di conoscere la versione definitiva della manovra finanziaria, le polemiche sulla decisione del governo di applicare l'Ires anche alle imprese del comparto rinnovabili. Anche Legambiente e Wwf, come altre associazioni prima di loro, chiedono al governo di ripensarci
07 September, 2011
Gli ultimi dubbi sulla manovra finanziaria “versione 4.0” dovrebbero essere sciolti a breve, dal momento che il governo ha deciso di porre la fiducia sul provvedimento. Fiducia a cui gli operatori delle rinnovabili guardano con particolare apprensione, dal momento che uno dei nodi da sciogliere è ancora l'estensione e l'aumento della cosiddetta Robin tax (la tassa Ires sul reddito d'impresa) a tutte le aziende del settore elettrico, incluso quindi il comparto dell'energia “verde”. In attesa di conoscere il testo definitivo della manovra, intanto, non si placano le polemiche contro una misura giudicata da più parti iniqua e penalizzante per le aziende delle rinnovabili. Stavolta sono due tra le principali associazioni ambientaliste del Paese, Legambiente e Wwf, a protestare, definendo l'estensione della Robin tax «un provvedimento recessivo, che non guarda al futuro né dell'Italia né tanto meno dell'ambiente».
Secondo l'associazione del cigno, in particolare, la decisione di applicare l'imposta al settore delle rinnovabili costituisce un controsenso, dal momento che lo stesso settore gode di incentivi economici da parte dello Stato. Per questo, Legambiente non esita a bollare la misura come «schizofrenica», oltre a sottolineare le conseguenze che potrebbe avere in materia di «obiettivi europei su clima ed energia». Come molte altri soggetti prima di loro, di conseguenza, Wwf e Legambiente chiedono all'esecutivo di escludere le rinnovabili dall'imposta sul reddito d'impresa, oltre a «stabilizzare le detrazioni del 55% per l'efficienza energetica e del 36% per gli interventi di restauro e ristrutturazione delle case». Nei prossimi giorni, sperano tutti gli operatori del settore, si scoprirà se il governo ha intenzione di recepire il messaggio.