Referendum milanesi: la Giunta deve esprimersi entro il 27 settembre
Nel capoluogo lombardo l’attenzione è tutta rivolta al futuro dell’Ecopass. Quasi assente il dibattito sul destino dei 5 referendum ambientali dello scorso giugno. Eppure, secondo il regolamento comunale, l’Amministrazione comunale ha dei tempi tecnici per dire come raggiungerà gli obiettivi previsti dai 5 sì ai quesiti referendari. E la scadenza è molto vicina
18 September, 2011
A Milano è il futuro dell’Ecopass a far discutere politica e cittadini. E se la congestion charge, cioè pedaggio per tutti, sembra ormai cosa fatta, a dividere i milanesi è il costo del ticket. Le ipotesi sul tavolo sono diverse e, almeno per ora, l’unica certezza è che non costerà 10 euro.
Qualsiasi decisione sull’Ecopass dovrà rispettare la volontà dei milanesi che hanno detto la loro nei 5 referendum ambientali lo scorso giugno. Ma tre mesi dopo il successo dei 5 sì, a che punto siamo con i referendum?
Da un punto di vista amministrativo, il Comune di Milano è vincolato al regolamento comunale sulla partecipazione pubblica. All’articolo 23 c’è scritto che la Giunta dovrà mettere in moto, entro 60 giorni dai referendum con sospensiva dal 1 agosto al 15 settembre, un percorso per adottare i provvedimenti di attuazione dei 5 quesiti referendari. Il termine, conti alla mano, è il 27 settembre e ancora non si sa in che modo Palazzo Marino intenda attuare i referendum.
Per questa ragione, i promotori dei referendum hanno chiesto un incontro al Sindaco Pisapia, sollecitando un impegno del Primo cittadino a dare attuazione ai referendum. Il comitato promotore si è inoltre messo a disposizione del Sindaco per collaborare alla realizzazione degli obiettivi previsti dai referendum.
Edoardo Croci, Marco Cappato e Enrico Fedrighini, del comitato promotore dei cinque referendum in una nota hanno spiegato: “Bisogna accelerare sul percorso decisionale, come previsto dalla normativa sui referendum e per approntare misure strutturali antismog, per la salute e la qualità della vita come richiesto dai cittadini con la massiccia partecipazione al voto e per non farci ricadere in situazioni di emergenze continue.