New York: Taxi driver si converte al Bike sharing?
Il sindaco Bloomberg ha annunciate che l’estate 2012 porterà la prima rete di bike sharing nella City: oltre 600 stazioni per 10.000 biciclette saranno a disposizione dei newyorchesi, che con 100 dollari all’anno potranno utilizzare il servizio ogni volta che vorranno, per spostamenti inferiori ai 45 minuti
20 September, 2011
L’anno nuovo a New York porterà il bike sharing: l’ha annunciato l’Alta Bycicle Share, la società che già gestisce il servizio a Boston, Melbourne e Washington. La decisione di lanciare il bike sharing nella Grande Mela era da tempo un pallino del Sindaco Michael Bloomberg, che finalmente nell’estate 2012 vedrà il suo progetto realizzarsi.
La rete servirà le aree di Manhattan e Brooklyn, con oltre 600 stazioni e più di 10.000 biciclette disponibili. Gli stalli funzioneranno 24 ore su 24 365 giorni all’anno, e l’abbonamento da 12 mesi costerà 100 dollari, cioè meno dell’abbonamento mensile alla metropolitana. Gli spostamenti inferiori ai 45 minuti di tempo saranno gratuiti ed illimitati nel numero, mentre dal quarantacinquesimo minuto in su verrà applicata una tassa progressiva.
L’Alta Bycicle ha assicurato che grazie a questo investimento si creeranno 200 nuovi posti di lavoro. “Non potremmo essere più entusiasti – ha dichiarato Alison Cohen, Presidentessa della società – Grazie al bike sharing potremo contribuire a rendere più sana e più verde questa meravigliosa città, e daremo ai newyorchesi la possibilità di scoprire un nuovo modo di affrontare gli spostamenti quotidiani, risparmiando tempo e dollari”.
Proprio per incoraggiare i più diffidenti, il Settore trasporti della City ha messo a punto un portale per raccogliere i suggerimenti dei cittadini, a cui viene chiesto di contribuire alla localizzazione dei punti strategici per l’installazione delle stazioni, sia suggerendone di nuovi sia votando e commentando quelle già definite.
La speranza del Sindaco Bloomberg è che il nuovo servizio possa far calare il numero di spostamenti a motore, convincendo le persone che non hanno realmente bisogno di prendere un taxi per qualunque esigenza, soprattutto considerando che il 67% dei tragitti coperti quotidianamente da un newyorchese medio sono inferiori ai 5 km: una distanza troppo lunga da percorrere a piedi, ma che in sella a una bicicletta diventa decisamente più rapida ed economica di un taxi in mezzo al traffico.
Forse ci vorrà un po’ di tempo per convincere i newyorchesi: “Evidentemente secondo Bloomberg non c‘erano ancora abbastanza kamikaze a due ruote vestiti in maniera improponibile: ora ne vuole altri diecimila” scherza (ma neanche tanto) il New York Post.
E sui blog le discussioni impazzano, tra chi è convinto che questo sia l’inizio della rivoluzione verde e chi ai ciclisti sparerebbe volentieri. E’ buffo vedere come molti ne facciano una questione di stile. Ma chissà che alla fine Bloomberg non convinca anche Carrie Bradshaw.