Alto Adige: trend stabile per la raccolta di carta e cartone 2011
In Alto Adige trend stabile per la raccolta di carta e cartone 2011. Incontro programmatico tra Comieco e comprensori dell’Alto Adige alla Cartiera Villa Lagarina di Trento del gruppo veneto PRO-GEST. ll punto della situazione e la visita alla produzione
30 September, 2011
Il consueto appuntamento annuale tra Comieco (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e i referenti dei vari comprensori dell’area dell’Alto Adige si è svolto pochi giorni fa all’interno della Cartiera Villa Lagarina di Trento, che è una delle strutture che maggiormente avviano a riciclo la carta e il cartone raccolto dagli enti.
Azienda storica fondata alla fine degli anni ’60, la Cartiera Villa Lagarina appartiene dal 2005 al gruppo veneto PRO-GEST, con sede a Ospedaletto d'Istrana (Treviso), leader nazionale nel mercato della carta. "Attualmente – spiega Bruno Zago, ad PRO-GEST – quella di Trento è l’unica cartiera in Italia che può produrre carta di nuova generazione di standard europeo grazie ai suoi macchinari estremamente innovativi. E’ una struttura che raggiunge le 900 tonnellate di carta da imballaggio prodotta al giorno, il 100% della quale proveniente dalla raccolta differenziata".
L’incontro di mercoledi 28 settembre è stata l’occasione per visitare la struttura produttiva e per vedere come viene riciclato il raccolto e trasformato nuovamente in preziosa materia prima, ma anche per analizzare l’andamento della raccolta 2011. L’anno non è ancora finito, ma i dati parziali relativi alla prima metà del 2011 sembrano parlare di un sostanziale arresto della crescita del trend di raccolta differenziata che aveva caratterizzato la regione. Nel 2010 il Trentino-Alto Adige aveva raccolto quasi 85 mila tonnellate di materiale cellulosico, pari a quasi 86 kg/ab di raccolta procapite (Dati del XVI Rapporto sulla raccolta Differenziata di Carta e Cartone di Comieco), con un aumento delle performance rispetto al 2009 del 2,9%.
"In quest’area la raccolta è entrata in una fase matura – ha detto Dora Rigoni, responsabile Comieco per l’Area del Nord Est, presente all’incontro insieme al Responsabile Nazionale Roberto Di Molfetta – e questo spiega l’arresto della crescita. Il Trentino-Alto Adige è una delle regioni italiane con il più alto tasso pro-capite di raccolta. E’ il caso di lavorare comunque a delle misure di mantenimento quantitativo e qualitativo. Ed ecco perché siamo qui all’interno di questa struttura, per confermare le azioni intraprese e individuarne di nuove a partire da una maggiore consapevolezza di quante potenzialità di riciclo locale l’industria cartiera offra".
Un altro elemento per comprendere la stabilità della raccolta è la riduzione dei consumi in alcune aree. Ecco che quindi proprio in un contesto di difficoltà per l’economia italiana è importante sapere che i Comuni che aderiscono a Comieco e attivano la raccolta differenziata hanno la garanzia del riciclo e di un ritorno economico importante.
"Nel 2010 – prosegue Rigoni - le risorse trasferite dal consorzio ai convenzionati della Regione sono state complessivamente 3 milioni e 800 mila euro, di cui 680 mila euro provenienti direttamente dalle cartiere che effettuano il riciclo. Nel 2011 si prevede che il trasferimento supererà quota 4 milioni di euro".
Un importo non indifferente per gli enti locali e un contributo che avrà ricadute positive nelle tasche del cittadino che vedrà così non lievitare i costi dello smaltimento rifiuti, anzi. Negli ultimi 11 anni il Trentino-Alto Adige ha ottenuto benefici economici complessivi pari a circa 123 milioni di euro grazie alla raccolta differenziata di carta e cartone.
"E’ anche per questo – conclude Bruno Zago - che dobbiamo superare il concetto di “spazzatura” e cominciare a vivere il futuro. La carta usata non è immondizia ma è preziosa materia prima a cui si può dare nuova vita. Su questo concetto noi basiamo tutta l’attività del nostro gruppo, realtà solida anche in un momento di crisi economica, un modello di come un’impresa che investe nella green economy possa non solo essere etica ma confermarsi un punto di riferimento per il territorio e tutti coloro che vi lavorano".